Assemblea lavoratrici/lavoratori Natuzzi Spa:" “Il Comitato Centrale ha deciso: poiché il popolo non è d'accordo, bisogna nominare un nuovo popolo"

06/05/2018

Con queste parole l'intellettuale tedesco Bertold Brecht ironizzava sui paradossi e le contraddizioni della Repubblica Democratica Tedesca, che, anziché avviare una seriaautocritica della propria classe dirigente, accusava il popolo di poca generosità verso di
essa.A dire il vero si nota una certa analogia tra i vertici della D.D.R. e quelli della Natuzzi Spa.Questi ultimi, infatti, hanno dichiarato che, considerate le ingenti spese occorrenti in Italia,meglio investire in Romania e licenziare mille addetti in loco. Tra le ingenti spese che l'azienda deve sopportare per produrre in Italia un peso preponderate è determinato dai 13,5 milioni di euro a cui deve far fronte per la perdita di controversie giuridiche. Questo passaggio merita un maggior approfondimento: centinaia di dipendenti, prima, per aver
subito un trattamento diverso dai loro colleghi venendo collocati in Cassa integrazione a zero ore a differenza del restante organico che invece alternava settimane di lavoro a settimane di riposo, poi, per aver ricevuto il definitivo licenziamento dall'azienda, hanno
aperto contenziosi e i giudici hanno dato loro ragione, considerando illegittima sia la collocazione in Cigs a zero ore, che il successivo licenziamento. Dopo questa batosta, non solo economica ma soprattutto d'immagine, che si fa? Si licenziano i responsabili di questa gestione autoritaria che, senza voler sentire ragioni, hanno messo alla porta tanta gente che poi è stata reintegrata, causando una ricaduta negativa nel bilancio aziendale? No, si sì licenziano i lavoratori perché hanno avuto l'ardire di non subire in silenzio i provvedimenti illegittimi della Natuzzi Spa. Naturalmente, la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori della Natuzzi Spa convocati in
assemblea da Cobas-Lavoro Privato è che nessun componente dell'Organigramma aziendale perda il lavoro. Si avanza, dunque, al gruppo dirigente della Natuzzi una proposta di semplice buon senso: far tesoro delle esperienze di questi ultimi anni e dotarsi di una nuova politica industriale condivisa con i lavoratori e non imposta coercitivamente a suon di lettere di licenziamento. Se la Natuzzi vorrà avviare una fase ex novo basata sulla valorizzazione delle preziose risorse umane di cui dispone nel territorio murgiano, troverà tra i partecipanti alla stessa assemblea condivisione e linfa per affrontare in modo vincente le sfide provenienti dai mercati globali. Viceversa, se intende ostinarsi per vivacchiare un altro po' on i già verificati escamotage fatti di tagli alle retribuzioni, richieste di contributi pubblici, umento dei ritmi produttivi e riduzione della forza lavoro troverà ancora una volta avoratori non disposti a chinare la testa e capaci di mobilitarsi. 'ssemblea, infine, da mandato a Cobas-Lavoro Privato di chiedere all'azienda  e ai e ai
rappresentanti delle Istituzioni competenti un confronto in merito ai temi sin qui esposti.

Santeramo in Colle lì 5 maggio 2018

COBAS-LAVORO PRIVATO