GAZA E LA PALESTINA OGGI: "INCONTRO CON DUE ESPONENTI DEL CENTRO REC DI GAZA"

30/11/2018

Lunedì 26 novembre 2018 i circoli Arci “Fico!” di Ginosa e "Batti il tuo tempo" di Laterza hanno organizzato un'iniziativa dal titolo "Gaza e la Palestina oggi". La striscia di Gaza è un lembo di terra di 40 km di lunghezza e da 5 a 15 km di larghezza, dove vivono circa 2 milioni di abitanti di cui il 50% sono sotto i 14 anni e il 65% abitano negli 8 campi profughi. Sono decenni, ormai, che Gaza continua ad essere una prigione a cielo aperto con ripetute incursioni e bombe sui civili: è di qualche giorno fa la notizia, diffusa da tutte le testate giornalistiche nazionali, di uno scontro armato tra Palestinesi ed Israeliani con un bilancio drammatico di decine di morti e feriti. Dopo i saluti dei due presidenti di circolo, Giuseppe Tria e Aldo Capodiferro, sono intervenuti Husam Hamdouna, Direttore del Remedial Education Center ( REC) di Gaza e Mohamed Alì Malakha, Dirigente dello stesso centro introdotti dal Prof. Mario Tucci. Il REC è una struttura situata a Nord della striscia di Gaza a Jabalia, qui gli operatori si occupano di aiutare i bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento anche a causa dei continui bombardamenti e dell'assedio permanente. Grazie al racconto di Husam e Mohamed siamo riusciti realmente ad uscire dai nostri confini "sicuri" e a conoscere ciò che accade attualmente a Gaza.
"Non si può essere uomini buoni con un infanzia infelice alle spalle" con queste parole si è congedato Husam Hamdouna ringraziando i circoli Fico! e Batti il tuo tempo per la grandiosa ospitalità. Conclude la serata il Presidente Arci Puglia e Responsabile Nazionale dell'apprendimento permanente Davide Giove che afferma: "La questione palestinese ci ricorda anche quanto violenta possa essere la sistematica distribuzione iniqua delle ricchezze e un accesso disomogeneo ai diritti. L'Arci è fiera di supportare da molti anni il lavoro del Remedial Education Center, perché siamo convinti che sia necessario ripartire dalla cura dei bambini, dei loro traumi in un territorio così difficile da vivere. Se non ci prenderemo cura di questi bambini oggi non potremo sperare in un futuro di pace domani".