Ginosa- Opposizione Centro Destra:" La triste vicenda dell’Istituto Bellisario di Ginosa". Dalla Decrescita Felice all'Eutanasia di Gruppo.

30/11/2019

Nel suo ultimo post social, a conclusione della discussione politica sulla questione Bellisario, il sindaco Parisi, ha puntato tutto sull'uso spregiudicato delle parole, raccontando ad arte una sua versione edulcorata della questione, in pieno delirio mistificatorio, ad usum della massa. 

Caro sindaco Parisi, non si deve fare mistificazione politica sulla vicenda, sia per quella onestà intellettuale che vai predicando incoerentemente, ma soprattutto per rispetto nei confronti dell'intera cittadinanza ginosina, di cui offendi l'intelligenza.

Per il rilancio dell'Istituto si sarebbe dovuto concertare con le istituzioni scolastiche e con le diverse parti attive nella questione, una strategia comune che ne tutelasse l'autonomia e riorganizzasse l'offerta didattica arricchendola di ulteriori indirizzi, allo scopo di rendere la scuola ancor più attrattiva, anche in accordo con le stesse linee di indirizzo previste nella delibera regionale.
Questo in effetti prevedeva la mozione presentata da Forza Italia e Lista De Palma unitamente a tutti i Gruppi Consiliari di minoranza.
Ma la concertazione e il dialogo con le istituzioni scolastiche del territorio compreso il Belisario, contrariamente a quanto mendacemente asserito dal sindaco nel suo intervento nel Consiglio Comunale del 25/11 e sui social, nonostante il problema del
“ridimensionamento” scolastico fosse a lui noto da mesi, da quanto si apprende dalle sue stesse dichiarazioni, non è mai avvenuta e abbiamo dovuto chiedere a gran voce, come forze di opposizione, un Consiglio Comunale monotematico sul tema perché finalmente ci
fosse la possibilità di un contraddittorio e un dialogo sulla questione insieme alle parti attive del mondo della scuola. 

E non dimentichiamo che il primo Consiglio Comunale convocato per il giorno 15 novembre 2019, è stato reso vano dall'arrogante assenza della maggioranza, che stando alle dichiarazioni dello stesso Parisi, intendeva chiudere la vicenda esclusivamente con delibera di giunta, in barba alla finta trasparenza e democrazia partecipativa predicata solo nelle chiacchiere e mai realmente praticata.
Per Parisi e sodali il dialogo con la Dirigente Scolastica del Bellisario doveva constare in un solo colloquio sbrigativo di pura facciata fissato per il giorno 11 novembre, a sole due ore prima della delibera di giunta, in cui peraltro non si prende in alcuna considerazione la
delibera di consiglio di istituto del Bellisario, sebbene fosse obbligatoria, secondo le stesse direttive regionali. Eppure il tempo per un proficuo dialogo con le istituzioni scolastiche ginosine c'era. Tant'è vero che le medesime interlocuzioni erano al contrario iniziate tra sindaco, assessore Lippolis e l'Istituto Perrone di Castellaneta ancora prima del 25/10 come dimostra la delibera di consiglio di istituto dell’Istituto Perrone, citata dalla delibera di giunta del giorno 11 novembre.

In realtà caro Parisi il dialogo con le istituzioni scolastiche del Bellisario che ora vai blaterando in maniera illusoria non c'è stato, perché non lo si voleva affatto e il motivo lo hai spiegato chiaramente tra le righe. Il motivo per cui si sta sacrificando l'autonomia del Bellisario, non curandosi degli effetti che ciò determinerà alla lunga sulla stessa sopravvivenza della scuola, è puramente ideologico
e moralista; la scuola deve essere "epurata", alla maniera di Savonarola, da sibillini "problemi" che secondo Parisi sarebbero alla base del calo degli iscritti fino a oggi, e per cui chi cerca di difendere la scuola stessa difende l'indifendibile. Il sindaco Parisi, invece, preferisce rimuovere totalmente la problematica con atteggiamento pilatesco, anziché affrontarla e discuterla nelle sedi appropriate.
Quindi tutto è già stato deciso, "Carthago Delenda est".

In altri termini Ginosa scolastica, succursale di Castellaneta, per espressa volontà del sindaco Parisi ...Buttiamo via il bambino con l'acqua sporca, mentre l’Istituto Perrone di Castellaneta gongola sfregandosi le mani e con gli alunni del Bellisario di Ginosa, si
assicurerà un solido futuro. E pubblicamente, guarda caso, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Perrone, ringrazia il sindaco Parisi sui social. E sul fantomatico tavolo permanente, fa specie fissare una data orientativa entro il 31 dicembre quando l'Assessorato Regionale all'Istruzione dovrebbe decidere e deliberare entro il 10 dicembre 2019. Altro che spettacolarizzazione e strumentalizzazione delle opposizioni. A Ginosa non solo è compromesso un sereno dibattito politico, ma è oramai assente qualunque rapporto tra istituzioni del territorio ed ente locale, così come manca qualunque politica di crescita e tutela del territorio.

Questo è il risultato dell'improvvisazione, della mancanza di lungimiranza politica, di una concezione profondamente antidemocratica della gestione del potere e di una percezione ideologizzata e moralista della condotta politica, perseguita da novelli predicatori che al
banco di prova dei fatti, sono ben lungi dall'essere un pulpito convincente. La perdita dell'autonomia scolastica del Bellisario a favore della vicina Castellaneta, deliberata sciaguratamente dalla Giunta Parisi, sarebbe l'ultimo atto della graduale desertificazione di servizi che Ginosa sta subendo in questi anni. Caro sindaco Parisi, la possibilità della deroga è tutt'altro che remota; al Bellisario mancano
appena 17 alunni per raggiungere il limite di 600 fissato per il dimensionamento scolastico, noi continueremo a difendere con forza e determinazione, la proposta, anche in sede regionale.

Si realizzano, purtroppo, le promesse di decrescita felice della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle. Era questo il cambiamento annunciato: svendere la scuola di Ginosa a favore di Castellaneta che .... sentitamente ringrazia! Si potrebbe affermare, più che decrescita felice una eutanasia collettiva.