Il giornalista Raffaele Conte risponde al vice sindaco "Vincenzo Tarantini"

-Preg.mi direttori, non essendo iscritto su Facebook, vi chiedo, cortesemente, ospitalità. Lo faccio per obbligo di risposta ad uno scomposto post afferente un mio servizio giornalistico.

24/06/2017

Sono rimasto sbigottito dallo scritto del vice sindaco, Vincenzo Tarantini. Nel vademecum degli insulti sottesi, c'è una parola che torna utile ai politici di oggi avvezzi alle liste di proscrizione e agli attacchi alla libertà di stampa: ‘pennivendoli’. Lei, vice sindaco
Tarantini, non l’ha riportato letteralmente, ma l’ha reso chiaro nel concetto. Il che trasborda dal diritto di critica, stante la connotazione
denigratoria, disintegrante e diffamatoria della mia persona. Non è su di me che deve scaricare la ferocia della storia politico-amministrativa del Comune di Ginosa. Far credere alla pubblica opinione di avere a che fare con un ‘soggetto pericoloso’. Le sue frasi istigano il ‘pazzo’ di turno alla violenza. I casi sono due: o si prende il suo punto di vista come una boutade; oppure, lo si esamina come un attacco del potere politico. Di certo, non ho mai consentito né accettato passivamente che mi si metta il bavaglio o la mordacchia. Non si spiega diversamente il suo intervento sui social network e la solerzia telefonica al direttore della testata giornalistica con la quale collaboro. I miei servizi, li redigo sempre nel rispetto di ciò che vedo; che norme, leggi e documenti formali confermano e non a quello che i ‘potenti’ vorrebbero far ‘passare’, anche con veline. Sul Rendiconto 2016 e sul Patrimonio dell’Ente ginosino, nel corso del Consiglio comunale in specie, si è appellato ad una sorta di quinto emendamento della Costituzione degli Stati Uniti D’America. A
specifici interrogativi politico-amministrativi da parte delle forze politiche di opposizione consiliare ha fatto scena muta e quando ha
aperto bocca ha pronunciato di non aver nulla da dire! E’ stato zitto quando il consigliere De Palma ha denunciato che il nostro Comune è inadempiente all’invio del Questionario sia per i ‘Fabbisogni standard’ che per la ‘Banca dati della Pubblica Amministrazione’. Non ha replicato allo stesso quando ha indicato che il Comune si starebbe avviando verso il dissesto. Riguardo ai miei contatti telefonici ed email, poi, li chieda al sindaco, Vito Parisi.
Raffaele Conte