L’Amministrazione Comunale presente ai WeFree Days di SanPatrignano.

12/10/2017

L’Amministrazione Comunale presente ai WeFree Days di SanPatrignano: due giornate per approfondire tematiche relative alla tossicodipendenza e al disagio sociale giovanile. La comunità di San Patrignano è una comunità terapeutica di recupero per tossicodipendenti; fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli a Coriano (Rimini), ha accolto in quasi 40 anni anni di attività, oltre 26.000 ragazzi e ragazze. “Il bagaglio di esperienza che ho acquisito in visita a San Patrignano - commenta Angela Ciannella, Consigliera con delega alle Pari Opportunità - mi ha scioccato ed allo stesso tempo mi ha fatto comprendere l'importanza delle più piccole vicende che accadono nella quotidianità. Il lavoro svolto dai ragazzi nei vari settori, mi ha fatto capire il valore del proprio operato e soprattutto l'autenticità, le loro storie e i loro occhi mi hanno fatta emozionare tanto, la loro energia e gioia mi ha travolta. Torno a casa con uno spirito nuovo, uno spirito più umano, più responsabile, più rispettoso e più sereno. La realtà dell'adolescente non è affatto facile, quest'ultimo è come un equilibrista tra il mondo degli adulti e quello dell'infanzia, dunque mi complimento con i responsabili di Sanpa che tutti i giorni seguono i ragazzi per far sì che ritrovino se stessi e possano realizzare i propri sogni. ” “L'autenticità e l'energia dei tanti sguardi che hanno incrociato il mio a San Patrignano, mi ha trasformato molto. Seppur per un breve periodo, in queste due giornate - racconta la Cons. Bardinella, delegata alla Pubblica Istruzione - ho percepito una forza vibrante: un grido, una richiesta d'ascolto mista a tanta determinazione e solidarietà. La fragilità dei ragazzi che portano con sé una profonda ferita, ma che al contempo lottando, mi hanno trasmesso un dono: la voglia di vivere. “La frase di Vincenzo Muccioli ‘la droga è la punta dell’iceberg’ - dichiara il Sindaco - è il punto di partenza di un’analisi profonda che la nostra società deve fare. Quando parlo di società intendo tutti: istituzioni, scuole, genitori, ragazzi, tutti, nessuno escluso. Il primo obiettivo dev’essere ammettere di avere un problema, un grande problema che riguarda tutti noi da vicino. Una volta ammesso questo possiamo capire quali sono le motivazioni e iniziare a dare un’alternativa ai ragazzi. Non con dei consigli, né tantomeno con delle paternali, ma semplicemente mettendosi al loro fianco, tra i ragazzi, con i ragazzi, per scoprire le loro passioni e dargli la possibilità di coltivarle”. “San Patrignano è una realtà - conclude Parisi - ed è forte l’impatto che si prova nel vedere tanti ragazzi che si stanno riprendendo la loro vita, nelle maniere più diverse. Gli occhi, gli sguardi che ti circondano sono importantissimi per capire che cosa accade. Ringrazio l’Associazione Amici di San Patrignano di Matera e Carlo Tamburrano per il loro prezioso lavoro ed il duraturo impegno. Nel marzo di quest’anno grazie alla loro collaborazione abbiamo portato per la prima volta a Ginosa San Patrignano, con oltre seicento presenze, presso il Teatro Metropolitan. Ma questo non basta. Abbiamo iniziato un percorso e lo stiamo portando avanti”.