Stavano raccogliendo funghi non commestibili e tossici: intervengono i carabinieri forestali. Sequestrati 15 kg di funghi ed elevate sanizioni amministrative.

05/11/2018

Le condizioni microclimatiche favorevoli alla crescita dei funghi degli ultimi giorni, hanno portato molti appassionati a riversarsi nei boschi della Valle d’Itria. Alcuni però, mettendo a rischio la propria salute, si sono improvvisati raccoglitori, senza aver frequentato
l’apposito corso micologico, necessario per poter ottenere il permesso alla raccolta previsto dalla legge regionale n. 12/2003.
Sono stati diversi infatti, i raccoglitori di funghi sorpresi a Martina Franca dai militari del Reparto Carabinieri Biodiversità, mentre raccoglievano funghi nelle aree boscate in violazione delle norme regionali. I militari hanno provveduto, dunque, al sequestro dei funghi ed al conseguente conferimento per la distruzione in natura, al competente Servizio Micologico della A.S.L. di Martina Franca che ha rinvenuto nei panieri sequestrati, numerose specie tossiche o non commestibili, tra cui alcune Russulacee, che avrebbero potuto arrecare seri danni alla salute degli incauti raccoglitori e delle rispettive famiglie in caso di consumo. Alcuni raccoglitori si erano spinti addirittura a raccogliere funghi nella Riserva Naturale Statale “Murge Orientali”, ove per ovvie ragioni di tutela dell’ecosistema e della biodiversità, la raccolta è assolutamente vietata. I funghi epigei costituiscono una componente importante per gli equilibri naturali del bosco. Una corretta raccolta, per non arrecare danno all’ambiente, deve avvenire secondo quanto previsto dalle norme, con cestini areati, senza tagliare i gambi o usare rastrelli che distruggono le ife nel substrato, ma soprattutto, chi si vuole cimentare nella raccolta, deve conseguire un attestato di formazione che certifichi le competenze necessarie per raccogliere i funghi in modo consapevole e sicuro. La sinergia tra Carabinieri forestali ed Ispettorato Micologico della ASL in questo settore, è di fondamentale importanza per la tutela della salute pubblica, attraverso una corretta informazione dei cittadini circa le norme che disciplinano la raccolta, nonché attraverso una puntuale azione sanzionatoria.