Sarà un 1°Maggio diverso, dove non ci sarà spazio per cortei, manifestazioni, marce, eventi .Quest’anno non ci saranno concerti nelle importanti piazze del lavoro come Taranto, ormai da diversi anni riferimento dei grandi appuntamenti musicali del 1° Maggio.
Sarà un’occasione per riflettere sul futuro e su le prospettive e gli scenari del dopo Covid, con probabili nuovi modelli di sviluppo e produzione dove sarà data maggiore attenzione all’ambiente e le persone.
“ Il Covid ha bloccato ogni iniziativa, ma non ha fermato la voglia di reagire e di dire ‘No’ allo stop forzato del lavoro, e di protestare per difenderlo . Non sarà – afferma Leonardo GIANGRANDE, presidente prov. di Confcommercio Taranto- una giornata di festa, anche se il lavoro sarà più che mai al centro di questa storica edizione senza precedenti da quando nel 1890 l’Italia ha istituito
la Festa dei lavoratori. Il lavoro sarà al centro dei nostri pensieri, e ci vedrà uniti datori di lavori e dipendenti, in un momento storico del nostro Paese in cui il lavoro rischia di essere vanificato dal fermo delle nostre attività del commercio, dei servizi e del turismo.”
Mai come ora il lavoro assume contorni nuovi tra cassa integrazione e smart working. Migliaia di dipendenti in questo momento sono sospesi e senza reddito, ma impegnati da contratti ed accordi sindacali di vario tipo; la sola Confcommercio provinciale ha seguito in queste settimane più di 400 CIG. Lavoratori impegnati con i propri datori che purtroppo in non pochi casi non sono in grado di dare certezze per il futuro. E poi ci sono i lavoratori a rischio, impegnati sui fronti caldi: “ I lavoratori del front line Covid, la prima linea di questo campo di battaglia -sottolinea Giangrande- i medici, gli infermieri ed il personale sanitario tutto, le forze dell’ordine, gli addetti ai trasporti, i dipendenti del commercio delle attività autorizzate e tutti coloro che svolgono servizi essenziali. A queste persone va il
nostro sentimento di gratitudine per le difficoltà e carenze di tutele nelle quali spesso sono costrette ad operare.
Sarà un 1° Maggio dedicato a chi il lavoro lo ha perso, a chi a fatica lo manda avanti, e ai giovani che ancora non hanno maturato la loro prima esperienza lavorativa.”