ANFFAS ONLUS PUGLIA E BASILICATA:" DENUNCIA LE CRITICITA’ NELLE OFFERTE DEI SERVIZI PER LE PERSONE CON DISABILITA’ NELLA REGIONE PUGLIA"

28/06/2019

Anffas Onlus Puglia e Basilicata esprime tutta la sua delusione e irritazione per il peggioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità nella Regione Puglia a causa dell’attivazione di offerte di Servizi e di risposte normative, con provvedimenti e decisioni scollegate dalla volontà delle persone con disabilità e da chi le rappresenta.

Anffas Onlus Puglia e Basilicata - ovvero l’Associazione di persone con disabilità  rappresentata in Puglia da 16 sedi locali, in Italia da 169 sedi locali con 14.000 soci, 30.000 persone e famiglie assistite e 3.000 dipendenti e la maggiore Associazione di persone con  disabilità in Europa - siede,   insieme ad altre associazioni, al Tavolo Regionale per le Disabilità, sede istituzionale in cui si riscontrano risposte di incoerenza nel metodo e nella sostanza, elencate di seguito:                                                                                                                                                      

 

·         i tecnici e funzionari regionali preposti alla conduzione vanno a presentare e spiegare le decisioni già prese piuttosto che ascoltare i bisogni, le proposte e le indicazioni delle persone con disabilità attraverso i loro rappresentanti e provvedere ragionevolmente a trasformare le soluzioni condivise in provvedimenti per la corretta esigibilità del servizio/sostegno; 

·         non si ritiene comprensibile, tanto meno condivisibile sia sotto il profilo democratico e sia sotto il profilo della correttezza giuridica, la decisione regionale di introduzione dei nuovi criteri di selezione dell’Assegno di Cura 2018, in corso di valutazione conclusiva degli aventi diritto, che introduce con delibera integrativa - DGR 705 del 9.4.2019 nuove regole, generando panico, confusione e sconforto nelle famiglie in attesa di sostegni;                             

·         di elevata gravità risulta essere l’approvazione  del nuovo Regolamento Regionale sulle strutture Residenziali  per disabili e per anziani (RSA e  CD),   convalidato con   DGR n.4/19  e  n.5/19, che ha  ignorato  i reali bisogni e fabbisogni  delle  persone  con disabilità e dei loro familiari  ed ha   cancellato  “ incomprensibilmente “ , senza alcuna   valutazione,  il  vigente Regolamento Regionale  n.4/07 , attuativo della L.R.n.19 /06 sulla “Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità ed il benessere delle persone in Puglia”,    che per  12  anni  ha diffuso   in ogni  Ambito  territoriale   pugliese l’offerta di  circa 800 strutture residenziali e semiresidenziali  e sostegni  con ricoveri residenziali e semi residenziali a circa 8000 persone tra anziani e disabili.                                                                 

Sicuramente al R.R. n° 4/07 potevano essere apportate modifiche integrative, aggiornamenti, revisioni, magari  ascoltando prevalentemente i fruitori dei Servizi  e  i gestori delle strutture, ma la Regione Puglia ha inteso seguire i  consigli  ed i pareri degli imprenditori sanitari, scegliendo la strada della medicalizzazione  con l’inevitabile soluzione di aumento dei posti letto,  in controtendenza alle vigenti normative nazionali  vedi la L.112/16  ed ai “Buoni Principi“ previsti dalla Convenzione Onu sui “Diritti delle persone con disabilità” che prevedono definitivamente il superamento della istituzionalizzazione  e la realizzazione di   interventi  e soluzioni innovative di tipo abitativo, familiare  in case-famiglia  o  in  situazioni di  co-housing. Soluzioni più rispondenti ai bisogni delle persone con disabilità e più economiche per il bilancio regionale;  

 

·         si registra, inoltre, il grave ritardo nell’assegnazione dei finanziamenti previsti per le Associazioni più rappresentative delle persone con disabilità, presenti nel Tavolo Regionale, per la necessaria sensibilizzazione capillare delle informazioni/accompagnamento delle opportunità favorite dalla Legge 112/2016 sul “Dopo di Noi, in favore delle persone con disabilità prive del sostegno familiare. Procedura di avvio delle domande   attivato dalla Regione Puglia dal settembre 2018 ed a tutt’oggi rimaste senza risposte.  Registriamo segnali di scarsa volontà di coinvolgimento attivo degli utenti e dei loro familiari, pur ritenendo tale metodologia di co-progettazione più rispondente ai bisogni reali e sicuramente meno dispendiosa per il bilancio regionale.

 

Vista, dunque, la gravità della situazione delineatasi, Anffas Onlus Puglia e Basilicata chiede al Presidente Michele Emiliano un incontro da organizzare celermente, possibilmente prima della pausa estiva.  



Il Presidente Anffas Puglia 

Angelo Riccardi