Oggi a Ginosa sono arrivati circa venti rifugiati nel “C.A.S. di Via Roma”. La struttura è gestita dalla cooperativa “Cometa”. I migranti sono stati trasferiti dal Prefetto di Taranto. Il trasferimento a Ginosa è stato disposto con procedura “d’urgenza” e il loro inserimento nella struttura ginosina con l’attivazione, anch’essa in via straordinaria, di personale specializzato. Ricordiamo che i CAS - Centri di Accoglienza Straordinaria, sono gestiti da fondazione, ATI (associazioni temporanee d'impresa), RTI (Raggruppamento Temporaneo d'impresa), cooperative ed associazioni. La nostra amministrazione non demonizza i CAS ma pensiamo
che un’accoglienza migliore sia possibile con il metodo S.P.R.A.R. che dà più garanzie, ha la supervisione del Comune e con le modalità che noi abbiamo individuato evita l’effetto ghetto, non concentrando i rifugiati in un unico punto ma con una diffusione, il cosiddetto “SPRAR diffuso”, nei nostri due centri abitati in proporzione al numero dei cittadini.La nostra azione non sarà mai quella di repressione per le persone che fuggono dalle guerre. Ovviamente l’accoglienza va organizzata e razionalizzata affinché si rispetti la
dignità di tutte le persone, residenti, immigrati, profughi e richiedenti asilo politico. La nostra politica è chiara ed è quella dell’accoglienza controllata. Sappiamo che la Prefettura ha degli obblighi di ripartizione dei profughi e dei richiedenti asilo sui territori
comunali e siamo coscienti, come abbiamo già detto, in altre occasioni, che non affrontare il problema significa subirlo mentre noi vogliamo affrontarlo in modo virtuoso. E siamo sicuramente rincuorati nel leggere di alcuni nostri concittadini che hanno dato
acqua e viveri a queste persone dimenticate da Dio e che oggi sono diventati merce di propaganda per comizi e apparizioni in tv. Abbiamo iniziato mesi fa e con una serie di incontri tematici abbiamo progettato assieme alle associazioni un percorso condiviso: Croce
Rossa Italiana, Scuole e Dirigenti scolastici, Cittadinanza Attiva, Movimenti Fico Aps, ARCI, Caritas, ANFFAS. E lotteremo affinché Ginosa sia un esempio per tutta la provincia per politiche di integrazione.