ASECO. IL SINDACO PARISI: “NO A QUALSIASI AMPLIAMENTO, SI ADEGUI IL CICLO PRODUTTIVO NEGLI SPAZI ATTUALI”

21/03/2017

Lunedì 20 marzo si è tenuta presso l’Assessorato all’Ambiente, in Regione Puglia, la Conferenza di Servizi per esprimere il parere sul progetto presentato da Aseco per l’adeguamento alle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale(AIA) attualmente in essere. Alla stessa hanno partecipato, per conto del Comune di Ginosa, il Sindaco Vito Parisi, l’Assessore Filomena Paradiso, il Consigliere Nunzio Ricciardi e l’Arch. Cosimo Venneri, responsabile del VII Settore.“Abbiamo ribadito che l’adeguamento deve avvenire all’interno delle strutture già autorizzate, senza nessun nuovo ampliamento” - dichiara il Sindaco - “Siamo stati portavoce del parere negativo espresso all’unanimità dalla Commissione consiliare prima, e dal Consiglio Comunale poi. Il secondo per Giunta, dopo il primo veto deliberato durante l’emergenza neve, in condizioni atmosferiche proibitive; un responso unanime, che rappresenta la volontà netta delle comunità di Ginosa e Marina di Ginosa”. “Abbiamo il dovere di andare in controtendenza con quanto accaduto fino ad ora. L’anomalia è che lo stabilimento Aseco insista su un'area agricola di pregio, depauperandola di fatto” - rincarano la dose i 5 stelle ginosini - “Ora Aseco presenti un progetto di adeguamento alle prescrizioni, lavorando all’interno delle strutture già autorizzate, senza nuovi ampliamenti”. “Queste sono le assurdità dei grandi impianti di trattamento di rifiuti: si richiede l’ampliamento così da poter trattare una maggiore quantità di rifiuti, motivandolo con l’adeguamento alle normative, anziché ridurre le quantità trattate mantenendo le medesime dimensioni dello stabilimento; un controsenso. Questa terra deve avere il rispetto che merita, deve dare spazio alle sue vere vocazioni e non essere il sito salva-emergenze rifiuti di tutta la Puglia - conclude il Sindaco - la Regione adotti subito la legge Rifiuti Zero, incentivando il compostaggio di prossimità, l’unica soluzione possibile che rispetterebbe il territorio, creando sviluppo”.