Per impedire a militari della Guardia di finanza di compiere un'ispezione nella sua azienda agricola, una imprenditrice di Francavilla Fontana avrebbe aggredito i finanzieri e fatto così scappare alcuni lavoratori che stavano lavorando sui suoi terreni. La donna, rappresentante legale dell'azienda agricola, è stata denunciata per oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale "in quanto all’atto dell’ispezione - spiega una nota della Finanza - si è adoperato per contrastare con ogni mezzo l’ispezione dei finanzieri favorendo, nel contempo, il dileguarsi di diversi braccianti agricoli intenti a lavorare nei terreni attigui alla sede della predetta società".
Nell'ambito delle verifiche fatte nel brindisino a contrasto del fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti agricoli, sono stati identificati 454 braccianti: 28 di essi, tutti italiani, sono risultati in nero. Ulteriori approfondimenti sono in corso sulla regolarità dell'impiego di altri 218 braccianti.
Per gli imprenditori agricoli che utilizzano manodopera in nero sono state avviate le procedure per irrogare una sanzione che oscilla dai 1.950 ai 15.600 euro per ogni posizione irregolare. I controlli dei finanzieri si sono concentrati alle prime luci dell'alba e sono stati estesi anche ai conducenti dei pulmini diretti nei terreni agricoli, oltre che in diversi fondi agricoli coltivati a vigneto e ortaggi.
Fonte: Nuovo Quotidiano