Concordando sul fatto che i vaccini vengano riservati alle categorie di soggetti connotate da maggior rischio di letalità correlata al COVID-19, sulla scorta delle informazioni attualmente disponibili, secondo i principi di equità, protezione, promozione della salute e del benessere, CasaImpresa sostiene la richiesta dei sindacati di inserire i lavoratori della grande e media distribuzione tra le categorie con priorità per il vaccino anti Covid, per consentire di aumentare la sicurezza nei centri commerciali e nei supermercati per lavoratori e clienti.
Oltre alla necessità di garantire l’applicazione dei protocolli per la sicurezza, sarebbe auspicabile inserire nella lista delle categorie da sottoporre a vaccino, anche i dipendenti della distribuzione organizzata che, ad oggi, non si annoverano negli elenchi. Questi lavoratori, infatti, nei mesi più difficili della pandemia, hanno profuso con impegno e dedizione quotidianamente il loro lavoro. Impegno e dedizione che hanno continuato a profondere nei mesi successivi quando, purtroppo in molte occasioni, le maglie del contingentamento nell’accesso della clientela ai punti vendita si sono allentate da parte di chi era preposto a vigilare, ed è divenuto difficile persino il reperimento dei DPI.
È necessario farsi portavoce della richiesta di inserimento di questi lavoratori tra coloro che devono essere immediatamente vaccinati, dato l’ingente numero di persone con cui, quotidianamente durante lo svolgimento delle proprie mansioni, costoro vengono a contatto, sottolineando che l’esposizione al pubblico in ambiti in cui è difficile mantenere il distanziamento sociale, aumenta esponenzialmente il rischio contagio.
Consentire ai dipendenti della distribuzione alimentare di vaccinarsi sui luoghi di lavoro, potendosi configurare il personale di questo settore, come personale addetto ad un servizio essenziale, è una priorità, svolgendo costoro quotidianamente, con sacrificio e abnegazione, il proprio lavoro nell'interesse di tutta la collettività.