Nell’ultimo consiglio comunale del 12 aprile scorso, l’amministrazione comunale di Castellaneta, dando seguito alla volontà di ricorrere alla procedura del predissesto, ha approvato il piano di riequilibrio finanziario.
Un piano di riequilibrio inaffidabile, sia per quanto trascritto e sia per quanto non trascritto, che prevede il recupero di crediti il mese di “sacc, dell’anno di poi”, come quelli proposti dal maggior debitore (società) del comune di Castellaneta ed immediatamente approvato dai nostri consiglieri comunali di maggioranza, che a tutto pensano durante il consiglio comunale tranne quello che dicono i consiglieri di opposizione (per chi non frequenta l’aula consigliare si consiglia la visione dei filmati), ma pronti ad alzare la mano appena sentono la parola “favorevoli” (naturalmente qualche consigliere si salva).
Un debito di 8.350.000,00 euro (cifra super autoridotta dallo stesso debitore ed accettata per buona dall’amministrazione comunale) verrà così pagato: 2 milioni di euro con bonifico entro 15 giorni dall’atto di formazione del Fondo dove confluiranno i beni immobili della società debitrice e 6 milioni 350 mila Euro (che non sono moneta ma quote di valore di immobili), a carico del Fondo di cui “4 milioni 350 mila euro entro il 30 giugno 2026” (lascio libero sfogo alla fantasia di ognuno per indovinare quale sarà l’anno utile).
Ma non c’è da preoccuparsi in caso di mancato pagamento di quanto stabilito, il Fondo, su richiesta del Comune, e a spese di questi, (campa cavallo che l’erba cresce) concederà ipoteca di primo grado sugli immobili costituenti il compendio Ex ENAOLI di proprietà della società, il cui valore è stimato (sempre dal debitore) in Euro 4.000.000.00 di euro.
L’accordo non è nemmeno definitivo in quanto è condizionato alla decisione da parte del Tribunale di Bari, sezione fallimentare, dell’elaborando Piano di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182-bis L.F.,” che la società in questione presenterà.
Riequilibrio finanziario che, per completare il quadro, comprende la vendita di immobili comunali tra cui la Centrale Ortofrutticola dell’ Ex ENAOLI presso Castellaneta Marina inserito nel PUG come area da riqualificare e destinata “all’insediamento di attività o funzioni quali: ostelli per la gioventù; impianti e servizi per la pratica di attività sportive e ludiche; attività culturali attività parascolastiche attività socio-sanitarie; residenze per anziani; case religiose di ospitalità (strutture ricettive caratterizzate dalle finalità religiose dell'ente gestoreche offre, a pagamento, ospitalità a chiunque lo richieda nel rispetto del carattere religioso dell'ospitalità e con accettazione di regole di comportamento e limitazioni di servizio); centri soggiorno studi (strutture ricettive gestite da enti pubblici, associazioni, organizzazioni sindacali, soggetti privati operanti nel settore della formazione, dedicati ad ospitalità finalizzata all'educazione e alla formazione. Si tratta di attrezzature per l'attività didattica e convegnistica specializzata, con camere per il soggiorno degli ospiti)”.
Non manca nessuno, hanno pensato a tutti, manca solo la trattoria per degustare le polpette nostrane.
A questo punto, considerato che il riequilibrio del predissesto momentaneamente è stato fatto, è possibile passare a ripianare il dissesto delle strade, sia di città che di campagna, senza aspettare la formazione di Fondi o l’acqua santa delle alluvioni e cominciamo a chiudere le voragini aperte come quelle della discesa dopo il Convento di San Francesco che è diventata impercorribile per le numerose e grosse buche; bastano 200 euro di bitume.
Un manifesto di autocelebrazione in meno per tappare i buchi e risolvere almeno momentaneamente un piccolissimo problema che necessita solo di buona volontà senza alcuna gara di appalto.
Michele D’Ambrosio
Consigliere Comunale