Cattolici, Ortodossi e Protestanti insieme in preghiera ecumenica a Massafra

18/01/2017

In occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani dal 18 al 25 gennaio 2017, a Massafra avrà luogo venerdì 20 gennaio l’incontro di preghiera ecumenica presso la parrocchia di S. Leopoldo, alle ore 19.30.

Con il Vescovo di Castellaneta, Mons. Claudio Maniago, saranno presenti p. Florin, prete ortodosso, Dario Monaco, pastore battista, e Franco Rotelli, pastore pentecostale, insieme ad alcuni rappresentanti delle rispettive comunità.


Dall'introduzione al Sussidio preparato per l'occasione:

“L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”: è il motto biblico – ispirato al capitolo 5 della Seconda Lettera ai Corinzi – che ci viene proposto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2017.

Una scelta quanto mai felice, visto che quest’anno ricorre il quinto Centenario della Riforma protestante, avviata da Martin Lutero con l’affissione delle 95 tesi sulle indulgenze, avvenuta il 31 ottobre 1517 a Wittenberg, in Germania.

L’apostolo Paolo nella Lettera ai Romani scrive: “Per mezzo di Cristo abbiamo anche avuto accesso, mediante la fede, a questa grazia nella quale rimaniamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio” (Rm 5, 2) e san Giovanni Crisostomo commenta: “Nota come Paolo precisa sempre tutti e due gli aspetti, ciò che viene da Cristo e ciò che viene da noi. Solo che da Cristo ci vengono molte e svariate cose: è morto per noi, ci ha riconciliati, ci ha dato accesso e ci ha comunicato un’ineffabile grazia; per parte nostra invece ci mettiamo solo la fede.” (Omelie sulla Lettera ai Romani - 9,2-3).

Il fatto che i cristiani possano ricordare insieme, oggi, un evento del passato che ha diviso i cristiani in occidente con un senso di speranza e ponendo l’accento su Gesù Cristo e la sua opera di riconciliazione è un “notevole risultato” raggiunto grazie a cinquant’anni di dialogo ecumenico.

È importante sottolineare che, così come nell’espressione “l’amore di Cristo” si tratta non del nostro amore per Cristo, ma dell’amore che Cristo ha avuto e ha per noi, che si è manifestato nella sua morte per tutti, la riconciliazione verso cui siamo spinti è in primo luogo quella che Dio ci offre in Cristo: “Dio ha riconciliato il mondo con sé per mezzo di Cristo” (v. 19) e ha fatto di noi gli “ambasciatori” di questa riconciliazione, il cui incarico è quello di supplicare “da parte di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. La riconciliazione, insomma, prima di essere lo sforzo umano di credenti che cercano di superare le divisioni che esistono fra loro, è un dono di Dio. Proprio vent’anni fa (23-29 giugno 1997) si teneva a Graz, in Austria, la seconda Assemblea ecumenica europea sul tema “Riconciliazione, dono di Dio e sorgente di vita nuova”. Nel messaggio finale dell’Assemblea le chiese europee affermavano: “Vogliamo vivere il dono di Dio della riconciliazione… Se saremo guidati da questo dono nella vita quotidiana, nella vita delle nostre chiese e nella vita del nostro continente, potremo promuovere l’unità della chiesa e dell’umanità”.

Anche in Italia siamo grati al Signore per il progetto ecumenico dei “corridoi umanitari”, inaugurato nel 2016 grazie agli sforzi della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, della Comunità di Sant’Egidio e della Tavola valdese, e che entro la fine del 2017 porterà in Italia, in tutta sicurezza, mille richiedenti asilo individuati tra soggetti particolarmente vulnerabili.

Che questa Settimana di preghiera sia l’occasione per pregare per questo e altri progetti ecumenici in cui sono coinvolti protestanti, cattolici e ortodossi, e per l’avanzamento della comune testimonianza dei cristiani alla riconciliazione che Dio ci ha donato in Cristo.