Coldiretti: " intossicazioni mense scolastiche, più controlli"

Più prodotti sani a km 0

10/11/2016

Dopo i numerosi casi di dissenteria e malesseri ,  che ha colpito i bambini delle mense nelle varie scuole del Salento. Coldiretti Lecce chiede con forza maggiori controlli e l’introduzione nei menu di prodotti sani e a chilometro zero. La Regione Puglia già nel 2008, con la Legge n. 31 mai applicata, aveva previsto l’obbligo dell’utilizzo nelle mense pubbliche, tramite previsione nei relativi bandi, di prodotti agricoli di origine regionale in misura non inferiore al 50%, il coinvolgimento diretto delle grandi e medie strutture di vendita che operano sul territorio regionale, anche tramite realizzazione di spazi espositivi in esclusiva, oltre all’utilizzo delle imprese esercenti attività di ristorazione o di vendita al pubblico attraverso il loro inserimento in campagne regionali di immagine, nonché disposizioni in materia di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e di controlli.

“Una legge che di fatto non è mai stata applicata”, dice il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno. “Invece è importante dare ai nostri ragazzi merende e pasti a base di ingredienti a “km0”, sani e di stagione. La scuola è infatti un luogo dove si può educare alla corretta alimentazione facendo recuperare ai ragazzi il gusto ed il sapore di prodotti della loro terra e della loro vita quotidiana”. “Il nostro appello va ai dirigenti scolastici – dice il direttore di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante – ai quali chiediamo di far una vera e sana battaglia contro l’omologazione dei sapori ma soprattutto ai sindaci affinché nel definire con l’Asl di competenza il menu da somministrare agli alunni inseriscano alimenti di cui si abbia certezza sanitaria ma anche di origine territoriale, ovvero strettamente a Km zero. E’ necessario – prosegue Brillante – abbandonare la logica delle gare di appalto al massimo ribasso. Rispetto alla salute ed all’alimentazione dei ragazzi l’obiettivo da assicurare è il miglior rapporto prezzo/qualità che si realizza privilegiando nelle mense scolastiche i cibi locali che valorizzano le realtà produttive territoriali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni”.

Fonte: canale 189