Martedì 30 Maggio in consiglio comunale è stata approvata la rinegoziazione di alcuni mutui del comune di Ginosa, 10 per l’esattezza, 5 di questi avevano una scadenza al 2035. Soddisfazione è stata espressa a riguardo dall’Assessore al Bilancio, Vincenzo Tarantini: “Credo di poter dire, senza offendere nessuno, che in Italia la politica negli anni ha ipotecato il futuro di tutti, e delle generazioni future soprattutto, diciamo così, facendo la cicala nel presente; magari più negli anni passati che oggi.” “Abbiamo deciso di farci carico di 80.000€ circa in più all’anno oggi, per chiudere 5 mutui nel 2026, cioè 9 anni prima, e siccome la somma delle rate annuali ante rinegoziazione era di 158.180,02€, avendo dimezzato la scadenza, per 9 anni, dal 2027 al 2035, il comune e le generazioni future non dovranno più pagare 158.180,02€ x 9 anni; cioè 1.423.620,18€.; certo, per rendere tutto più sostenibile come esborso annuale, abbiamo anche prolungato di 2 anni gli altri 5 mutui, mutui però che costeranno in più: 215.444,08€ (nuova rata annua rinegoziata) x 2 anni = 430.888,96€; il saldo è di circa un milione di euro; ovviamente facendoci carico noi in primis e per i prossimi 9 anni di 80.000€ in più, a tutto beneficio di chi verrà in comune dal 2026/2027 in poi.” “Tra l’altro l’operazione ha ancora due benefici ulteriori - spiega l’Assessore - permette di saltare la seconda rata semestrale di dicembre in favore della liquidità di cassa, e riduce i tassi di interesse
mediamente di un punto percentuale, dal 5% al 4% circa; va detto per dovere di cronaca, che quest’anno a Dicembre 2017 si chiuderanno 3 vecchi muti che costavano, (costeranno ancora per quest’anno) 120.000€ circa; spendere 120.000€ in più dall’anno prossimo, o rinunciare ad 80.000€ di quelli per garantire un beneficio a chi verrà fra 9 anni dopo di noi? Per chi vuole portare questo paese alla normalità nel minor tempo possibile, la risposta è scontata; lascio agli altri le considerazioni sulle differenze tra quello a cui la
politica italiana ci ha abituato negli anni, e l‘azione coraggiosa intrapresa dall’Amministrazione Parisi martedì scorso.”
Conclude Tarantini: “Infine voglio tranquillizzare chi dice che quei soldi si potevano spenderli per fare di più sul territorio, per garantire opere pubbliche: abbiamo già dimostrato, e lo stiamo già facendo, che si possono generare tante efficienze senza gravare necessariamente sulle casse comunali indebitando l’Ente ulteriormente; penso, ad esempio, ai lavori di acqua e fogna a Ginosa Marina finanziati dal Patto per la Puglia del valore di 14 milioni di euro circa, o al risparmio generato rinegoziando la fornitura ADSL per le
strutture comunali di 22.500€ circa all’anno, migrando tra l’altro in fibra ottica a beneficio del servizio.”