L’Ente Locale, nel processo transizionale previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, dovrebbe assumere il ruolo di soggetto co-creatore delle condizioni di sviluppo locale. Il problema transizionale non attiene quindi alla sola semplificazione o l’accelerazione della spesa finalizzata alla mera realizzazione di opere pubbliche, ma si pone l’obiettivo della ricostruzione e
rigenerazione del sistema socio-economico di un territorio. Pertanto, pensare di ricondurre l’attuazione del PNRR ad una lista di investimenti sul territorio, significa non saper cogliere le opportunità della transizione. Il risultato degli investimenti dovrebbe essere un rinnovato modello economico e di welfare, in linea con l’articolo 1 della Costituzione, che passi dalla creazione di impresa, al lavoro, ovvero dal riequilibrio e dallo sviluppo omogeneo dei territori. All’Amministrazione Comunale, con la collaborazione di tutte le parti sociali, delle imprese, del terzo settore è richiesto di creare un ponte tra un sistema sociale al collasso e un nuovo sistema economico
e di welfare. Tuttavia, la Governance del PNRR delineata con il “decreto semplificazioni bis”, non appare né adeguata, né allineata con gli obiettivi richiesti. Alla nuova Amministrazione Comunale sarà affidato l’ingrato compito di fronteggiare un’imponente
crisi economica e lavorativa e porre le basi per il rilancio del territorio. Inoltre sarà chiamata ad operare in qualità di “Agente di sviluppo” del territorio, ruolo ben diverso da quello di semplice “stazione appaltante di opere e lavori pubblici”, seppur necessari.
Avremo bisogno quindi di un nuovo livello di organizzazione della macchina amministrativa, perfettamente in linea con le altre istituzioni statali. La sfida non è solo la semplificazione sbandierata dal decreto, ma è innovazione, conservazione, bilanciamento, trasmissione, cura, gestione della complessità, valorizzazione, recupero, assistenza, potenziamento, degli assets territoriali.
Un compito enorme che è in primis una sfida culturale per tutti. Per fronteggiarla dovremo fare affidamento su tre cose: competenza, coraggio e umiltà.
Massimo De Luca
Coordinatore Con Ginosa e Marina di Ginosa