Preso atto di quanto registratosi nel corso della seduta del Consiglio provinciale di Taranto celebrato in data 23 gennaio, il Gruppo “Terra Ionica” intende stigmatizzare il comportamento adottato nel corso dei lavori dal consigliere Aurelio Marangella, il quale, pur facendo parte della maggioranza, in occasione dell'approvazione dell'Ordine del giorno relativo alla vertenza ex ILVA ha espresso un voto tale da determinare il differimento della discussione.
“La linea di condotta scelta dal consigliere Marangella -dichiarano il vicepresidente dell'Amministrazione provinciale, Vito Parisi, ed i consiglieri Anna Filippetti, Paolo Lepore, Gregorio Pecoraro e Francesco Andrioli - deve essere interpretata in un solo modo: il dissenso manifestato lo colloca fuori dal perimetro del centrosinistra. Ciò che desta perplessità è che la decisione adottata dal consigliere Marangella ha riguardato una questione che, come quella dell'ex ILVA, è sentita da tutta la comunità tarantina e che necessità quindi di soluzioni immediate.”
“Vogliamo ribadire - aggiunge la capogruppo Filippetti - che l'approvazione della mozione presentata aveva come obiettivo non solo confermare la pressione sull'Esecutivo, affinché mitigasse il recente Decreto legge, che ha previsto oltre allo scudo penale per gli amministratori dello stabilimento siderurgico, anche l'erogazione di risorse pubbliche a favore di Acciaierie d'Italia, ma anche manifestare l'approccio propositivo e compatto dell'intero territorio sul tema al fine di traguardare l'accordo di programma auspicato dal sindaco e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.”