“Noi manteniamo la parola data, e come da accordi questa mattina ho depositato le relazioni redatte dai tecnici del nostro gruppo consiliare, che illustrano la situazione dei singoli Consorzi, evidenziando le criticità riscontrate sulla base della documentazione finora pervenuta. - lo dichiara il vicepresidente della Commissione d’inchiesta sui Consorzi di Bonifica Marco Galante (M5S) - Ci siamo molto impegnati ed abbiamo fatto la nostra parte ottemperando all’impegno preso e redigendo una relazione. Non posso non sottolineare che se anche gli altri gruppi consiliari avessero fatto lo stesso lavoro in questi tre mesi probabilmente avremmo un quadro sicuramente più chiaro. La sensazione è che ci sia poca voglia di risolvere il problema e di prendersi delle responsabilità, nonostante si continui a ribadire che le responsabilità sono in gran parte politiche e che i problemi economici dei Consorzi derivano soprattutto dalla mancata erogazione del Tributo 630 da ormai 16 anni. Senza tralasciare il particolare della imminente scadenza dei termini per proporre una riforma dei Consorzi, per la quale non si è ancora fatto nulla”
Galante prosegue entrando nel dettaglio delle criticità sollevate e contenute nel dossier, criticità che riguardano essenzialmente la mancata valutazione delle proposte avanzate nei Piani industriali redatti da società esterne all’uopo retribuite, il mancato riscontro oggettivo sull’effettivo esercizio del controllo di gestione e del potere di vigilanza spettanti agli organi regionali secondo quanto previsto dalla Legge, nonché l’interrogativo sulla base del quale ci si chiede come mai gli uffici regionali non sono in possesso di tutta la documentazione completa di ogni singolo Consorzio, in virtù proprio del potere di vigilanza di cui sopra. In altri termini, come mai la gestione dei Consorzi è stata lasciata nelle mani dei Commissari Straordinari, che ci sono tra l’altro costati circa 3 milioni di euro, senza alcun tipo di ingerenza da parte della Regione.
“Non abbiamo intenzione di arrenderci - conclude Galante - e per questo motivo andremo avanti, chiedendo l’audizione in Commissione dei Dirigenti oggi posti a capo dei Consorzi, dei vertici di AMBI Puglia, nonché dei Sub Commissari che si sono succeduti negli ultimi anni. Crediamo, a differenza di altre forze politiche, nell’importanza dei Consorzi di Bonifica e nei servizi da essi resi.”
Alberto Claudio De Giglio