“Leggendo comunicati come quello diramato dal consigliere Amati mi chiedo se siamo in un consiglio regionale o se siamo tornati all’asilo nido. E’ questo il rispetto che il consigliere Amati ha per i pugliesi? - lo dichiara il consigliere regionale M5S Marco Galante vicepresidente della Commissione sui Consorzi, al termine della seduta di Commissione odierna - Dopo tre mesi dalla costituzione della Commissione speciale sui Consorzi di bonifica trovo assurdo sentire che vi siano gruppi consiliari che avanzano la richiesta di formazione di un pool di esperti esterni in grado di analizzare le problematiche contabili-tecnico-giuridiche che hanno portato alla attuale drammatica situazione economica-finanziaria dei Consorzi di Bonifica in Puglia. Un pool che implicherebbe lo stanziamento di ulteriori fondi pubblici per retribuire tali professionisti, disattendendo il carattere gratuito della Commissione. La domanda che ho pertanto posto è: cosa hanno fatto gli altri consiglieri in tutto questo tempo? Il Gruppo consiliare delM5S ha iniziato già da tempo con l’analisi dei bilanci dei consorzi, dal momento che con i fondi del gruppo sono stati assunti degli esperti per far fronte a queste situazioni. E’ evidente che metteremo senza problemi a disposizione della commissione il frutto delle nostre indagini, ma non possiamo non chiederci a questo punto come mai gli altri gruppi non abbiano fatto lo stesso lavoro e quali requisiti abbiano dunque richiesto ai collaboratori che hanno assunto. Ci auguriamo solo che l'unico requisito non fosse quello dell'amicizia personale con il consigliere di turno, visto che stiamo parlando di soldi pubblici. Se poi consiglieri come Amati scoprono oggi di non essere stati in grado di amministrare questi fondi e di organizzare il loro lavoro, tanto da chiedere al gruppo M5S di lavorare per tutti, lo dicessero chiaramente e pubblicamente ma a questo punto si dimettano e lascino amministrare questa regione a noi. In caso contrario noi facciamo e faremo la nostra parte e pretendiamo a nome dei cittadini che i gruppi dei vecchi partiti facciano il loro con i fondi pubblici che percepiscono. Riteniamo che si potrebbe e dovrebbe tranquillamente insistere sulle competenze interne alla Regione, a prescindere dal tempo di cui si avrà bisogno. Auspico - conclude - che non sia soltanto un tentativo di sottrarsi ad una responsabilità politica che ogni gruppo consiliare si è accollato entrando a far pare di questa Commissione”.
Alberto Claudio De Giglio