Coronavirus, Mazzarano: “A Taranto sistema fragile, bisogna riattivare gli ospedali chiusi”

12/03/2020

“L’emergenza COVID-19 sta nitidamente dimostrando, purtroppo, la grande inadeguatezza del sistema sanitario nazionale. La carenza di organici e posti letto si sta manifestando in tutta la sua drammaticità. La sanità lombarda, una delle migliori in Italia, è al collasso. E le proiezioni epidemiologiche del contagio in tutta Italia fanno pensare al peggio.
Qualche giorno fa il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano straordinario di assunzioni e investimenti sul personale sanitario: questo particolare momento storico mette in evidenza la necessità di rivedere, alla radice, lo spirito di norme nazionali che, da tempo, sono ispirate a tagli lineari di servizi, strutture e personale.
La sanità è stata concepita negli ultimi anni più come una spesa da tagliare che non un investimento sulla qualità della vita delle persone, nell’organizzazione di percorsi di cura e assistenza. In questo senso, il Decreto Ministeriale 70 del
2015 è uno dei provvedimenti più obbrobriosi che siano stati concepiti nella storia della Repubblica.
Ma Sant’Agostino diceva “ex malo bonum”, e ci chiedeva con questo motto di considerare come dal male assoluto potesse venire un bene universale. Nel nostro caso bisogna agire come se da una grave emergenza possa scaturire una grande opportunità e un giusto beneficio.
Se l’Italia chiede all’Europa di fare deficit per investire nella battaglia al virus, ciò vuol dire che l’intero sistema normativo e i vari patti di stabilità possono essere derogati per far fronte a questo problema che tra qualche giorno investirà completamente l’Unione Europea.
Serve, a questo punto, che le Regioni, per prepararsi al peggio, chiedano di poter derogare radicalmente al DM 70, sia nell’organizzazione del sistema di emergenza-urgenza e sia nella pianificazione dei posti letto necessari a fronteggiare il possibile picco di contagiati .
Questo ragionamento vale per l’intera Puglia, ma prima ancora è necessario per Taranto e la sua provincia. La rete ospedaliera jonica presenta fragilità cronicizzate e carenze che non ci lasciano tranquilli per i giorni a venire.
Non possiamo affrontare questa emergenza solo evidenziando e valorizzando la professionalità e la dedizione dei nostri operatori sanitari che in questi giorni stanno dimostrando qualità professionali e umane indiscutibili.
Abbiamo bisogno di portare in corsia subito migliaia di medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici. E abbiamo bisogno di riattivare le strutture trasformate in Presidi Territoriali come quelle di Massafra e Grottaglie, che presentano standard strutturali assolutamente adeguati a supportare l’organizzazione dei posti letto negli ospedali medio-grandi della nostra provincia.
Siamo sicuri che il Ministro Speranza, che sta interpretando con lo spirito giusto questa grande emergenza, sia la figura indicata per imprimere un grande cambiamento nel nostro sistema sanitario: anche qui in Puglia serve fare scelte che non ci facciano trovare impreparati e che ci consegnino un sistema sanitario migliore, in grado di investire di più e meglio sulla cura delle persone. Soprattutto dei più deboli”.