Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato oggi a Taranto, insieme al premier Giuseppe Conte, all'inaugurazione del corso di laurea in Medicina e della sua sede tarantina, alla posa della prima pietra dell'ospedale San Cataldo e, in Prefettura, alla sottoscrizione degli accordi nell'ambito del CIS di Taranto.
“Per Taranto fatti e non promesse. Abbiamo iniziato - ha detto il Emiliano- la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo, inaugurato il corso di Medicina nella nuova e prestigiosa sede dell'Università, siamo pronti ad affrontare anche l'altra grande questione della quale il presidente della Regione non si dimentica, che è quella dell'ex Ilva e della salute delle persone. L'insieme di queste azioni sta costruendo il futuro di questa comunità sulla base di un lavoro comune tra Governo, Regione Puglia e Comune di Taranto. Quindi noi giudichiamo con molto ottimismo quello che sta accadendo senza dimenticare che ci sono ancora troppi dolori senza risposta”.
“Il grande passo - ha aggiunto - è che finalmente Taranto sa dove vuole andare e non subisce le decisioni che vengono dall’alto. È chiaro che non può giocare da sola, ha bisogno del sostegno di tutti. Abbiamo elaborato anche la rabbia di questa città. Taranto in questo momento, insieme a tutta la provincia, è la figlia prediletta, perché ha un bisogno particolare. E soprattutto è un giocatore importante. Se rientra pienamente in campo sarà decisiva per la Puglia sul fronte del peso economico, culturale e delle energie e lo sarà anche per l'Italia.
Il disegno è chiaro: noi stiamo costruendo poli di ricerca, della sanità sanità, della cultura e dell’industria. Inoltre stiamo organizzando i Giochi del Mediterraneo che rilanceranno la vocazione della Puglia e dell'Italia sulla leadership culturale e politica nel Mediterraneo. Dovranno diventare il più grande evento socio-politico di costruzione del ruolo di Taranto come città del dialogo e della pace nel Mediterraneo assieme alla Puglia intera. Questo progetto è comune al Governo ed è la strada che la Regione Puglia ha sempre seguito”.
Per Emiliano: “Dopo l'avvio del corso di Medicina, Taranto sente il bisogno di diventare una città universitaria. Anche questo successivo step sarà sostenuto dalla Regione in maniera concreta, fattiva, pratica come abbiamo fatto fino ad oggi”.
“Il Cis - ha detto in Prefettura riferendosi al Contratto Istituzionale per l'area di Taranto - è un luogo di valori, la Puglia ha lì bloccati 800 milioni e questa è la prima volta che stiamo cominciando a spenderli. Rispetto ad altre riunioni dello stesso tipo sembra cambiato tutto. La responsabilità che abbiamo di fronte è enorme. Si sta innescando un cambiamento. Signor Presidente del Consiglio, lei e il suo Governo state facendo in modo che di questa vicenda, in modo garbato e positivo, sia informata tutta l'Italia, questo non era mai accaduto. Sembrava ci fosse un muro tra ciò che accadeva a Taranto e il resto del Paese. Voi iniziate ad essere orgogliosi di noi, cominciate ad investire sulla mobilità, sulle infrastrutture, fate grandi progetti che riguardano la Puglia e Taranto. Prima eravamo solo un malato da confortare, adesso siamo riconosciuti come un giocatore importante”.
Infine sull’ex Ilva il presidente Emiliano ha parlato della necessità di liberarsi dalla monocultura dell'acciaio: ”Oggi non si è parlato della vicenda ex Ilva, ma io non me ne sono dimenticato. Attendo di essere convocato insieme al sindaco e a tutte le componenti della città per cominciare innanzitutto ad essere informato rispetto a quello che sta accadendo, poi per poter partecipare, per quel che è il nostro ruolo, alle decisioni che verranno adottate”.
“È stata una giornata importante - ha concluso - con una forte necessità che in futuro tutte le verità vengano chiarite, trasmesse e utilizzate per rafforzare il rapporto di fiducia tra la cittadinanza e le istituzioni. Adesso siamo solo all'inizio della ricostruzione di questo rapporto”.