Ultime battute di una stagione turistica che ancora una volta assegna alla Puglia la palma tra le mete top delle vacanze estive. Per i dati ufficiali sull’andamento dei flussi – avverte Pugliapromozione – occorrerà attendere metà/fine settembre, il bilancio è ancora parziale, ma secondo quanto dichiarato in una recente intervista dall’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, il ritorno degli stranieri nell’ estate 2022 sarebbe addirittura superiore ai livelli del 2019, l’anno record che ha ufficialmente consacrato la Puglia nell’Olimpo delle mete italiane delle vacanze. Il mare, la cultura, il buon cibo, la cordialità della gente restano gli ingredienti base della offerta turistica di quella Puglia ‘autentica’ che tanto piace agli stranieri; crescono nel frattempo altri turismi come quello croceristico che vede avanzare a grandi passi Taranto, consacrata al Sea Trade Cruise Med di Malaga ‘Destinazione croceristica dell’anno’.
Intanto, nell’attesa che Pugliapromozione si pronunci ufficialmente sui dati, L’Ufficio studi di Confcommercio Taranto ha voluto, come ogni anno, sentire le proprie imprese associate per provare a tirare le somme. E’ stato somministrato un breve questionario alle strutture alberghiere ed extra alberghiere del territorio provinciale aderenti a Federalberghi finalizzato a valutare gli arrivi, la nazionalità degli
ospiti ed il periodo di permanenza nei tre mesi (Giugno/Luglio /Agosto). Il primo elemento che si evidenzia è che la stagione turistica estiva è partita in anticipo sin dai primi caldi di maggio e che a giugno si è registrato un incremento di circa il 10 % rispetto al 2021,
a luglio poi c’è stato un netto calo di circa il 20%, e ad agosto un incremento di meno del 10% circa. E’ aumentata la presenza rispetto al 2021 degli stranieri di circa il 9%, soprattutto tedeschi e francesi; da uno a tre notti la permanenza media per oltre il 55% delle strutture. Taranto, Martina Franca, Castellaneta e Ginosa restano le mete preferite.
E’ una stagione turistica estiva insolita secondo i presidenti di Federalberghi Marcello De Paola (strutture alberghiere) e Cosimo Miola (extra alberghiere), partita con un certo slancio e proseguita con il freno a mano tirato, che certamente risente dalle varie emergenze nazionali ed internazionali (pandemia, conflitto in Ucraina, crisi economica, costi energetici) che influiscono sull’andamento dei flussi turistici, sul sentiment del turista, oltre che sui bilanci delle imprese (caro energia). Siamo ancora lontani dai livelli pre-pandemia del 2019, soprattutto restano lontani gli stranieri. In buona sostanza il ‘ritorno degli stranieri’ rilevato dall’assessore regionale al
Turismo non sarebbe in linea con quanto rilevato nel sondaggio tra gli operatori.
Quest’anno ci è stato poi un fattore che ha influito negativamente sulla operatività delle attività ricettive: il 30% delle strutture ricettive (soprattutto alberghiere) ha dovuto far fronte alla