Federmoda:" Il Covid ha rafforzato le vendite on line dei capi taroccati"

03/08/2020

Il Covid non ha frenato il mercato del falso. Gucci, Chanel, Dior e altre prestigiosi marchi erano presenti nel portale di vendite on line che i finanzieri della Tenenza di Castellaneta hanno bloccato al termine di una lunga e complessa attività investigativa partita su iniziativa della Procura di Taranto.

 E’ stata sequestrata merce per oltre 70 mila euro , ma è emerso un volume di affari importante di oltre 300 mila euro.
“Una brillante operazione che ha richiesto – commenta MARIO RAFFO, presidente prov. di Federmoda- un’ articolata attività di indagine e che ha portato ad un risultato che per noi operatori del settore abbigliamento assume enorme importanza in un momento così delicato per le nostre imprese, stremate da 3 mesi di fermo. Il Covid ha purtroppo rafforzato il mercato del falso che si è subito attrezzato con le vendite on line di prodotti contraffatti.

Ad essere colpiti da questa situazione sono anche i consumatori che non sempre sono consapevoli di acquistare prodotti taroccati e che hanno difficoltà a distinguere tra prodotti contraffatti ed autentici. Ormai la crescita del mercato on line ci pone dinnanzi all’esigenza di dover aiutare il consumatore ad autotutelarsi, utilizzando strumenti web enforcement che consentono anche all’operatore che sceglie di vendere i suoi prodotti in rete di monitorare il mercato. Occorre insomma che il consumatore si più attento ed avveduto, che le aziende aiutino il consumatore ad identificare meglio il prodotto autentico, e naturalmente decisivo si rivela il supporto delle istituzioni nella attività di indagine e di controllo del mercato. Più che mai oggi abbiamo bisogno di avviare – in sinergia con le istituzioni- percorsi di legalità e trasparenza”

Il settore abbigliamento – secondo una indagine a livello europeo- è tra i più colpiti, e all’Italia determina una perdita di 10,5 miliardi di euro all’anno, un sesto delle perdite di tutta Europa, il mercato illegale provoca all’Italia una perdita di oltre 76 mila posti di lavoro.


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