Il 25 novembre è una data simbolo per la lotta alla violenza di genere: tre donne uccise, le sorelle Mirabal, il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana per essersi opposte alla dittatura di Rafael Trujillo. Tre rivoluzionarie. E una rivoluzione occorre fare ancora oggi, nel 2021, per contrastare la violenza contro le donne che vede il suo culmine con i femminicidi. Ben 103 sono ad oggi,
quest’anno, le donne assassinate in Italia per il solo fatto di essere donne.
Non bisogna però essere disfattisti: molti passi in avanti sono stati compiuti per contrastare questo fenomeno. Ma, al contempo, ancora molto c’è da fare. Tra i pilastri che si è data la Commissione Europea per i fondi 2021-2027 c’è proprio il superamento del gender gap attraverso la missione dell’inclusione sociale. E, in effetti, la strategia dell’Agenda di Genere, approvata dalla Regione Puglia segnando
così un primato, va in questo senso: cercare fondi per fortificare la rete dell’accoglienza, strutturare piani di rieducazione da parte di chi commette questi reati e avviare progetti di sensibilizzazione soprattutto nelle scuole. Una fase di progettazione di azioni fortemente integrata, condivisa con gli Enti Locali alla quale il Comune di Ginosa deve partecipare con convinzione.
Anche Ginosa soffre di queste problematiche, che sappiamo essere anche silenti perché il più delle volte inizia come violenza psicologica. E’ importante rimarcare che occorre parlarne: in famiglia, con gli amici, con il proprio medico. Parlarne è l’unica chiave per liberarsi. La prima azione da fare per contrastare il fenomeno.
Capogruppo PD – Due Torri
Maria Colamito