Ginosa: " 8 indagati, Traffico illecito rifiuti, blitz dell'Antimafia".

Noe in azione indagati dirigenti dell'acquedotto Pugliese.

24/03/2015

Aseco Spa a Ginosa. Otto indagati, tra dirigenti dell’Acquedotto Pugliese e della stessa Aseco, per un presunto traffico di rifiuti su cui si sono accesi i riflettori dell’Antimafia.

I militari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo - emesso dal gip del tribunale di Lecce, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia -  relativo a circa mille metri cubi di acm (ammendante compostato misto), per uso agricolo, prodotto e destinato ad essere commercializzato da Aseco, società di proprietà dell’Acquedotto Pugliese, composto da fanghi provenienti dagli impianti di depurazione gestiti da Aqp e al servizio dei Comuni di Bari, Bisceglie, Barletta, Altamura, Monopoli, Noci, Santeramo in Colle, Molfetta, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Sammichele di Bari, Trani, Putignano, Conversano, Corato, Castellana grotte, Canosa di Puglia, Turi, Locorotondo, Alberobello, Polignano a mare, Mola di Bari, Minervino murge.

Stando a quanto accertato dai carabinieri del Moe e successivamente confermato dalla consulenza tecnica disposta dal pm, l’ammendante è da considerare a tutti gli effetti un rifiuto – e come tale va gestito - in quanto è risultato essere non conforme alla vigente normativa di settore, poiche’ realizzato con fanghi derivanti da reflui provenienti da insediamenti industriali ed artigianali e non solo da insediamenti civili; inoltre, a seguito di analisi, è stato accertato contenere elevate concentrazioni di metalli ed idrocarburi totali che lo rendono inidoneo alla commercializzazione ed all’utilizzazione in agricoltura, poichè è rilevante il rischio di inquinamento delle matrici suolo ed acqua sotterranea.

Nel relativo procedimento penale le posizioni di otto dirigenti sono ora al vaglio della Dda, autorità giudiziaria competente in considerazione del fatto che l’ipotesi di reato più grave, allo stato contestata, è quella dell’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti.

Fonte: TarantoBuonaSera