«Il tempo speso nell’alimentare inutili polemiche, non solo sta snaturando completamente il concetto di sport nella sua forma più nobile, ma sta anche distorcendo il dovere alla promozione della pratica sportiva a cui l’Ente Comunale si eleva. Sostenere il calcio locale non vuol dire considerare unicamente le esigenze di una singola realtà sportiva del settore».
È quanto tiene a precisare l’Amministrazione Comunale alla luce del post pubblicato su facebook dall’ASD Ginosa, in cui esprimeva la propria delusione per il contributo concesso, consistente in una “misera somma di 2.000 euro’’, da devolvere eventualmente in beneficenza. Nella nota, inoltre, l’Associazione calcistica ha posto l’attenzione sul ripristino del bar dello stadio e sulla questione abbonamenti offerti agli esponenti dell’Amministrazione per contribuire alla campagna.
«Il contributo che l’Amministrazione Comunale concede, non rappresenta un diritto acquisito e nessuna associazione, specialmente quando beneficia di tali somme, dovrebbe permettersi di contestare quello che è un importo volto a valorizzare un’attività non solo sportiva, ma sociale – spiega l’Amministrazione – il comunicato diramato dall’ASD Ginosa risulta essere offensivo nei confronti dell’intero panorama sportivo territoriale.
La concessione di un contributo pari a 2.000 euro non può rappresentare assolutamente un’onta per un’associazione sportiva, ma vuol essere un degno mezzo di sostegno alle attività svolte, oltre a essere considerato utile alla causa, qualunque sia il suo importo.
La storicità dell’operato nel territorio di una associazione sportiva è importante, ma non deve essere unico elemento da considerarsi necessario per l’ottenimento di contributi. Vanno considerati numerosi parametri: dall’inclusione sociale, all’aspetto socio educativo e tecnico nelle proprie iniziative, dal coinvolgimento delle famiglie a quello delle scuole. Tutte attività, queste, che sono slegate dalla data di nascita di una associazione.
Se la ASD Ginosa deciderà di donare in beneficenza il contributo concesso – precisa il Consigliere con Delega allo Sport Antonio Minei - speriamo vivamente che sia devoluto a realtà sportive del territorio, che con altrettanto impegno si iscrivono ai campionati e con tante difficoltà vanno avanti senza lamentarsi.
Ogni anno il Comune di Ginosa deve tenere conto di tutte le realtà sportive del territorio – continua l’Amministrazione nel comunicato - cercando di dare spazio a ciascuna di esse e alle iniziative che esse propongono secondo parametri che ben coincidano, tra l’altro, con la programmazione prefissata dall’Amministrazione.
Circa un anno e mezzo fa è stato fatto avviso pubblico per la gestione del bar dello stadio e, scaduti i termini, non risulta sia arrivata alcuna proposta da parte dell’ASD Ginosa. È opportuno rammentare che il locale distrutto dall’incendio di natura dolosa era destinato a sala stampa dello stadio e non a rivendita. Il precedente utilizzo, a bar per l’appunto, era improprio e le responsabilità del rogo sono in fase di accertamento.
Questione abbonamenti: ben vengano le adesioni al loro acquisto proposte dall’Associazione, ma rinfacciare il fatto che fra questi non ne siano stati venduti abbastanza tra gli amministratori, annienta ogni buon proposito.
Il calcio, grazie al lavoro svolto da tutte le associazioni calcistiche del territorio, rappresenta una parte importante della nostra comunità. La maggior parte delle attività che vengono svolte a livello socio/educativo/tecnico, avviene all’interno dello Stadio Teresa Miani, teatro del rinomato Torneo Scirea, al quale anche quest’anno è stato garantito un esborso considerevole, pari a 6.000 euro.
Ed è bene sottolineare i molteplici interventi che l’Ente pone in essere per renderlo sempre agibile.
Il Comune di Ginosa provvede alle spese di tutte le utenze (luce, acqua, gas e pulizie dei locali spogliatoi e bagni) per una somma, per esempio, nel 2018 pari a circa 25.000 euro. Inoltre, quest’anno ha sostenuto spese di manutenzione generale per circa 20.000 euro, oltre alle spese di omologazione impianto e terreno di gioco (richieste obbligatoriamente dalla FIGC). Quando si parla di “attenzione’’, bisogna anche considerare tutti quegli interventi di riparazioni di attrezzature danneggiate per atti vandalici fatti in tempo record nel corso di questa stagione, permettendo così il regolare svolgimento delle partite.
È chiaro: l’obiettivo rimane quello di fare sempre di più, sia per il calcio, sia per tutte quelle realtà associative e sportive che non hanno ancora potuto godere di un supporto istituzionale, anche economico.
Gli aspetti sopra elencati devono essere presi in considerazione dalla collettività e, soprattutto, da chi ama il calcio e lo sport in generale. Un’attività, in tutte le sue molteplici forme, che deve tendere a unire. Le polemiche alimentatesi negli ultimi giorni stanno togliendo spazio a coloro, nuove generazioni e professionisti compresi, che non badano a esternazioni sui social network, ma che vogliono semplicemente vivere il calcio all’insegna del divertimento».