Ancora incertezze sulla sorte dei lavoratori Natuzzi. L’accordo di programma, approntato con il precedente governo che prevedeva un investimento di 36 milioni di euro, per il tramite di Invitalia, mediante il ricorso ad ammortizzatori sociali, con 1093 lavoratori reimmessi nel perimetro del salotto tra Santeramo Laterza e Matera, mentre altri 480 addetti sarebbero stati ricompresi,
mediante apposita formazione, negli stabilimenti di Ginosa e la Graviscella, adibiti rispettivamente alla lavorazione del legno e della gomma, non è stato a tutt’oggi ratificato e controfirmato dal Ministero dello Sviluppo economico, che avrebbe dovuto dar corso alle procedure concordate. Le Parti sociali sollecitate dalle rappresentanze sindacali di base degli stabilimenti Natuzzi, esprimono preoccupazione per una situazione di stallo che non vede via d’uscita in tempi brevi. Il Ministero ha convocato le Parti per l’8 maggio prossimo. Ma i sindacati giudicano questa data aleatoria e comunque troppo tardiva e premono perché si sblocchi l’iter di ratifica dell’accordo, paventando ripercussioni sociali negative sul territorio e sulle famiglie dei lavoratori interessati. Qualora perdurasse l’attuale situazione di precarietà procedurale e non ci fosse alcuna schiarita nelle relazioni industriali, i sindacati si dicono pronti ad
una mobilitazione generale dei lavoratori Natuzzi, con manifestazione a Roma, davanti al Ministero dello Sviluppo economico, da effettuarsi il prossimo 3 maggio. Il Partito Democratico di Ginosa, prende atto dell’immobilismo del governo, che non fa che esacerbare la difficile congiuntura sociale del territorio e si dice pronto a supportare i lavoratori degli stabilimenti Natuzzi in qualsiasi
iniziativa di lotta intendano intraprendere.
Antonello Zicari
Segretario Pd- Ginosa