Così come annunciato durante il consiglio comunale svoltosi giovedì scorso, domani, lunedì 2 marzo, durante i lavori della prima commissione consigliare regionale, saranno auditi il Capo Dipartimento, dottor Vito Montanaro e l’ingegnere Vito Bavaro: «al fine di conoscere le risorse assegnate con Determinazione del 19.12.2019 e soprattutto le risorse da assegnare, e con quali ulteriori tempi, ai progetti presentati da parte dell’ASL di Taranto e destinati a Comuni e Distretti». Il virgolettato riprende testualmente la richiesta
celermente avanzata dal consigliere regionale Donato Pentassuglia, intervenuto durante i lavori consigliari. Un’audizione importante che permetterà di fare chiarezza sulla questione del CPT ginosino. Un passo indietro è necessario: la richiesta di consiglio comunale monotematico è stata avanzata dalle minoranze anche su sollecitazione delle organizzazioni sindacali che da tempo seguono attentamente le vicende della realizzazione del Centro Polifunzionale Territoriale. E, infatti, come forza politica attiva sul
territorio per quest’azione di pungolo non possiamo che fare un plauso a CGIL, CISL e Uil.
Per capire quanto è importante l’audizione di lunedì e quanto utile sarebbe la realizzazione del CPT a Ginosa (ma anche a Marina di Ginosa, per il cui CPT servirebbero molte meno risorse) occorre spiegare di cosa si tratta.
Il Centro Polifunzionale Territoriale, se tutto va bene, sarà allocato nella sede dell’ex Tribunale. Il CPT è una struttura fisica con un contenitore di alta qualità, perché coinvolgerebbe tutti i medici di Ginosa. In questo modo cosa si viene a creare? Una struttura tipo ospedaliera, cioè un servizio di medicina attivo sul territorio ventiquattro ore su ventiquattro, perché lì sarebbe incardinata anche la
guardia medica. Di fatto durante tutto il giorno si incastrerebbero gli orari in modo tale che i medici siano sempre presenti, non in contemporanea, mentre dalle 20 fino alle 8 del giorno successivo si attiverebbe la guardia medica garantendo in questo modo un servizio h 24. Nei fatti si avrebbe il superamento dell’attuale medicina di base. Ma, di più: una configurazione di questo tipo, permetterebbe l’attivazione di tutta una serie di servizi aggiuntivi, grazie anche alla presenza di personale infermieristico oltre che la prenotazione di visite ed esami (stante l’autorizzazione dell’ASL) . Insomma, una grande opportunità per la comunità ginosina che ad ora vede un poliambulatorio con i problemi e le carenze di cui tutti siamo a conoscenza.Chiaramente, ogni opera necessita di un progetto, come in questo caso: il progetto avanzato dalla ASL “lavori di adeguamento dell’immobile sito in Ginosa, via Poggio, 3, da destinare ad attività istituzionale socio-sanitaria”, del valore di 1 milione di euro, figura al quinto posto come ammesso a finanziamento. Ma, con determina regionale del 19 dicembre, la Regione ha comunicato che sarebbero stati liquidati solo i
primi tre progetti rimandando alle risorse ricavate dai ribassi d’asta e dal fondo di riserva di ulteriori finanziamenti la possibilità di sovvenzionare i progetti attualmente esclusi. Certo, non una chiusura definitiva, ma non una notizia positiva per Ginosa. Per questo grazie anche al consigliere regionale Pentassuglia, l’audizione in Prima Commissione permetterà di capire i margini di manovra che ci sono per ottenere l’erogazione del finanziamento necessario alla realizzazione del Centro Polifunzionale Territoriale.