Oggi, presso il Parco della Scienza, ho avuto l’onore di ricevere il Premio per la legalità e l’impegno sociale “Livatino, Saetta, Costa”. Un riconoscimento che accolgo con profonda gratitudine e senso di responsabilità, consapevole del significato e del valore che porta con sé.
Desidero ringraziare di cuore il Comitato organizzatore del Premio per aver scelto di conferirmi questo prestigioso riconoscimento, così come il Comune di Teramo, la Provincia e l’Università di Teramo per il sostegno a questa iniziativa che, anno dopo anno, rende omaggio a chi si impegna per la giustizia e la legalità. Un ringraziamento speciale va al Rettore dell’Università di Teramo per avermi consegnato il premio e al professor Pippo Di Vita, presidente del Premio, per l’impegno con cui porta avanti questa importante manifestazione.
Ricevere un premio che, negli anni, è stato assegnato a figure di straordinario valore morale e civile mi riempie di orgoglio, ma soprattutto mi rafforza nella convinzione che la lotta per la legalità non è un compito di pochi, ma una responsabilità collettiva. La giustizia non si costruisce solo nelle aule dei tribunali, ma anche nei gesti quotidiani di chi sceglie di contrastare la cultura dell’illegalità e dell’indifferenza.
Un ringraziamento speciale va anche ai miei amici dell’associazione Diritti per Movimento Studentesco, con cui ho avuto l’onore di fondare Diritti per Antimafia. Insieme, stiamo lavorando con passione alla realizzazione del Festival dell’Antimafia, che si terrà a fine aprile presso l’Università del Salento e nella città di Lecce. Un progetto in cui crediamo profondamente e che vuole essere un’occasione di confronto e sensibilizzazione per studenti e cittadini.
Dedico questo premio a chi ogni giorno sceglie di lottare per un Paese più giusto e libero da ogni forma di sopruso. La memoria di Livatino, Saetta e Costa ci ricorda che la legalità non è solo un principio astratto, ma un impegno concreto che va portato avanti con coraggio, coerenza e determinazione.