GINOSA: "i FILM, I REGISTI E LE LORO ESIGENZE..."

15/09/2016

1) Il Regista Pierpaolo Pasolini a Ginosa nello scenario della Gravina nel 1964 per esigenze del film “Il Vangelo Secondo Matteo”, fece “esplodere” nel vero senso della parola, una casa…

2) Nel 2015 iniziarono le riprese del film “Tulips” nella zona più antica di Ginosa, zona Matrice, sospese a Novembre per problemi tecnici. “I lavori, molto probabilmente”, scrivevano molte testate, “dovrebbero riprendere nella prossima primavera, tra marzo e aprile”. Ma quella primavera è passata, e a noi è rimasto il ricordo di scenografie abbandonate sul rione Matrice, case di cartapesta che ormai si sono assemblate al paesaggio naturale, ma, che, sono diventate il passatempo preferito di ignoti che le stanno distruggendo a calci e pugni, rovinando, anche quelle belle case secolari che non hanno nulla a che fare con manifesti e case artificiali. In questi giorni, si vocifera che le riprese del film riprenderanno… con la speranza che tutto finisca e che quella zona compreso via Matrice ritorni al suo splendore naturale.

3) In questi giorni a Ginosa sono cominciate le riprese del film “"Chi m'ha visto", la regia per esigenze di riprese ha chiesto al nostro Comune l’espianto degli alberi, e delle le aiuole e delle bellissime rose (che erano lì da anni), per esigenze scenografiche del film. Infatti si legge questo sulla pagina facebook del Comune di Ginosa:

Sono iniziati oggi i lavori di adeguamento previsti sul set in piazza Orologio per le riprese del film "Chi m' ha visto" con Beppe Fiorello, che prevedono l'espianto degli alberi e delle siepi della piazza, per esigenze scenografiche, nel rispetto delle prescrizioni previste; Al termine delle operazioni verrà ripristinato conseguentemente lo stato dei luoghi”.

 

Purtroppo, ieri mattina, mentre venivano estirpati gli alberi nella bellissima Piazza Orologio, qualcuno piangeva, inerme e impossibilitato ad impedire questa ulteriore ferita al nostro centro storico. Concittadini che si sono presi cura della Piazza Orologio, anche quando nessuno si preoccupava di preservare la sua storia. Si tratta di un ulteriore esempio di come la partecipazione alle scelte che riguardano il Paese, non vadano soltanto annunciate ma anche praticate, chiedendo il parere dei cittadini.