«Una rimodulazione necessaria. Quando si parla di questi argomenti bisogna ragionare nel complesso e non guardare soltanto a una misura».
È quanto ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Tributarie e al Bilancio Domenico Gigante all’indomani del Consiglio Comunale svoltosi il 29 marzo.
«L’intento dell’Amministrazione - ha spiegato Gigante - è stato quello di abbassare la pressione fiscale complessiva, utilizzando le leve tributarie in un’ottica di sviluppo.
In tal senso, si sono ridotte le imposte che pesano di più sulla cittadinanza quali IMU su terreni agricoli, aree edificabili, locali commerciali, artigianali, uffici, asili e scuole private, oltre alla TASI su tutti gli immobili, per un totale di 532.000 euro di abbattimento dal gettito ordinario.
A ciò, si aggiunge l’applicazione del fisco amico, che consente un ulteriore abbattimento determinato dal risparmio delle imposte e delle sanzioni sulle misure della definizione agevolata “liti pendenti” (con risparmi fino al 60% delle imposte e l’eliminazione delle sanzioni per annualità fino al 2012) e con il ravvedimento operoso lungo (con riduzione delle sanzioni dal 30% al massimo 5% per annualità dal 2014 al 2017) applicabile, però, entro e non oltre il 16 novembre 2019.
Ne consegue un risparmio di sanzioni per complessivi 575.000 euro, più un abbattimento dell’imposta per 125.000 euro, determinata dallo stralcio della definizione “liti pendenti”.
In sostanza, siamo intervenuti indistintamente sulle necessità di tutti i cittadini con una manovra espansiva di complessive 732.000 euro circa, tenuto conto dell’adeguamento dell’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF al valore medio della provincia di Taranto, necessario per sostenere le spese aggiuntive sul piano occupazionale di potenziamento dell’Ente in corso e del TFR per i lavoratori in uscita per il pensionamento e la “Quota100’’.
Il leggero aumento dell'addizionale, di pochi euro mensili, verrà compensato ampiamente dalla riduzione copiosa della pressione fiscale, nonchè dal potenziamento ed efficientamento dei servizi.
Per la TASI, portata al valore minimo possibile, si tratta di una riduzione del 33,33% per tutti gli utenti. Per IMU sui terreni agricoli, il risparmio sarà del 23,33%, mentre per quella sui locali commerciali, artigianali e uffici sarà del 21%.
Tra gli aspetti importanti della manovra, vi sarà la riduzione della pressione fiscale sui proprietari delle aree edificabili su Ginosa e Marina di Ginosa, con punte di ribasso del 40% e con un esborso minore complessivo di 170.000 euro. Si tratta della prima azione di intervento sul settore dopo almeno un decennio.
La logica delle regolarizzazioni è quella di consentire il rientro agevole nel debito per quei cittadini che per difficoltà determinate dalla crisi, non hanno potuto pagare nei termini le tasse comunali, ed evitare la ricezione di ulteriori avvisi di accertamento con somme notevolmente più elevate».
«Il nostro progetto - ha aggiunto il Sindaco Vito Parisi - è quello di efficientare il flusso delle entrate e ridurre le passività potenziali, così come intimato dalla Corte dei Conti sin dal lontano 2011. La poco accorta gestione della liquidità delle casse comunali dei passati esercizi finanziari, è un’eredità che continua a condizionare il presente. Dal luglio scorso abbiamo invertito finalmente la tendenza.
Quindi, ora è necessario rimettere i conti in ordine, agevolare i cittadini abbassando la pressione fiscale e dare agli stessi le risposte politiche attraverso l’attuazione del nostro programma elettorale. La nostra manovra fiscale espansiva si orienta su questi presupposti e priorità».