Anche se con qualche giorno di ritardo, occorre dare un aggiornamento in merito alla questione mercato non alimentare di Ginosa. Questi giorni sono serviti per metabolizzare lo scontro che c’è stato e approfondire per l’ennesima volta le soluzioni possibili.
Lo scorso giovedì pomeriggio, assieme all'Assessore Ricciardi, al Consigliere Basta e l’arch. Biffino dell’Ufficio Commercio, ho incontrato in Comune, nel rispetto delle normative in vigore, le associazioni di categoria per discutere dello spostamento del mercato settimanale. All’incontro si sono aggiunti alcuni ambulanti e gestori di negozi di Ginosa. Avremmo dovuto entrare nel merito della documentazione predisposta dagli uffici e tentare di affrontare assieme i provvedimenti futuri al fine di accelerare con i tempi.
Uso volontariamente il verbo "tentare" perché di fatto il tutto si è ridotto tristemente a una serie di provocazioni e aggressioni verbali nei confronti dei rappresentanti istituzionali da parte di chi non ha voluto sentir ragioni. Sono state mosse anche gravissime illazioni verso l’Amministrazione da parte di alcune associazioni di categoria, che nulla hanno a che fare con il nostro territorio e nulla sanno dello stesso. Mi riferisco a esponenti di Casambulanti (o almeno così si sono presentati). Per tale ragione, mi riservo la facoltà di ricorrere per vie legali.
Dicevo, quindi, ambulanti (o presunti tali) che senza cognizione di causa e senza nemmeno conoscere le decisioni del piano strategico del commercio, in cui rientra l'ubicazione del nuovo mercato, non hanno accettato di interloquire civilmente. Facendo venire meno, soprattutto, il dialogo in essere con i commercianti locali e i rappresentanti delle altre associazioni, che assieme avevano presentato una raccolta firme.
Spiace realizzare che è stata persa una importante occasione di confronto con i commercianti e i cittadini del territorio per colpa di chi ha tentato solo di istigare. Malgrado ciò, restiamo ancora aperti a forme di dialogo civili e costruttive.
Abbiamo fatto un ulteriore approfondimento con gli Uffici preposti e c’è l’impossibilità di svolgere il mercato in Viale Martiri d'Ungheria. Come si legge nella relazione tecnica appositamente redatta, il mercato di Viale Martiri d’Ungheria si teneva “in un’area ad elevata densità abitativa, in strade pubbliche di limitata larghezza sulle quali prospettano altri esercizi commerciali e numerose abitazioni (anche in fabbricati multipiano); in simili condizioni sarebbe stato pressochè impossibile controllare e gestire l’afflusso di utenza al fine di garantire il necessario distanziamento sociale ed evitare assembramenti di persone, non consentiti dalle misure di contrasto al Covid-19 e comunque pericolosi. Al fine di riprendere le attività dell’intero mercato settimanale di Ginosa è stata pertanto individuata la possibilità di utilizzare un tratto di Via della Pace, un tratto di Via Palatrasio, l’intera Via Portararo e il piazzale Padre Pio. Le aree individuate sono site in zona semiperiferica con densità edilizia ed abitativa decisamente più bassa rispetto a quella dell’area nella quale si tiene abitualmente il mercato, sono facilmente accessibili e nelle immediate vicinanze sono presenti sufficienti spazi per il parcheggio, permettono la disposizione delle postazioni a debita distanza l’una dall’altra, nel piazzale Padre Pio sono presenti servizi igienici nonché molteplici postazioni con attacchi idrici ed elettrici per il settore alimentare’’.
Pertanto, se si vuole lavorare sin da subito non dobbiamo perdere più tempo!
Lavoriamo alla graduatoria provvisoria per l’assegnazione dei posteggi, utilizzando i criteri previsti dalla normativa in vigore, e muoviamoci nell’interesse di chi vuol tornare a operare. E se qualcuno intende bloccare questi ultimi, troverà dinanzi a sè l’Amministrazione Comunale, al fianco delle persone per bene che chiedono di tornare a lavorare.
Comprendo le esigenze di alcuni commercianti e a loro dico che assieme, e sottolineo ASSIEME, possiamo lavorare sugli altri fronti (viabilità, parcheggi, spazio pubblico, iniziative ecc.) per essere più attrattivi, ma la scelta di spostamento temporaneo del mercato è obbligata per il momento che stiamo vivendo.
Da quando governo questo paese non ho mai avuto paura di affrontare scelte importanti e temi scomodi per altri politicanti. Ora più di prima è necessario tutelare il pubblico interesse con celerità. Se si vuole lavorare lo si può fare in sicurezza in piazzale Padre Pio e vie limitrofe.