“VERSO… A RICORDARE E RIVEDER LE STELLE’’, GINOSA ADERISCE ALLA GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE: WEBINAR IL 19 MARZO
Anche il Comune di Ginosa aderisce alla XXVI edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. E lo fa organizzando un webinar dal titolo “Verso… A ricordare e riveder le stelle’’, in programma per venerdì 19 marzo 2021 a partire dalle ore 10,00 e in diretta streaming sul canale YouTube e pagina Facebook ufficiali del Comune di Ginosa.
Interventi:
Vito Parisi - Sindaco di Ginosa
Nica Pettoruto - Responsabile presidio "Libera'' Palagiano
Armando Grassi - Comitato Direttivo Nazionale "Avviso Pubblico''
Vita Cristella - Docente II.SS. "M.Perrone'' - sede di Ginosa
Con la partecipazione degli studenti delle classi quinte superiori dell'II.SS. "M.Perrone''.
<<Assieme a docenti e studenti delle classi quinte dell’Istituto “Perrone’’ - sede di Ginosa, all’Associazione “Libera’’ e all’Associazione “Avviso Pubblico’’, a cui il Comune di Ginosa ha aderito entrando a far parte della rete degli enti locali, si è voluto dare vita a questo evento online per porre la giusta attenzione sul tema delle mafie e del contrasto a esse - spiega il Sindaco Vito Parisi - questo webinar vuol essere un momento di riflessione, approfondimento e incontro sul tema delle mafie e, soprattutto, sulle battaglie che quotidianamente vengono combattute da chi si oppone ogni giorno mediante piccoli grandi gesti.
Spesso, quando viene citata la parola mafia, si pensa immediatamente a una determinata area geografica d’Italia o alle vicende legate ai boss. Purtroppo, specialmente negli ultimi anni, la malavita organizzata ha assunto diverse forme e indossa numerose maschere.
Coinvolgere il mondo della Scuola e gli studenti è fondamentale per diffondere e inculcare sin dalla giovane età l’importanza della legalità, il cui principio si rafforza sempre più quando enti e cittadini fanno rete per difenderlo>>.
<<L’esigenza di mantenere viva la memoria delle vittime innocenti di mafia in un periodo in cui la pandemia ci sta mettendo a dura prova, oggi diventa ancora più forte - aggiunge Nica Pettoruto, Responsabile del presidio "Libera'' di Palagiano - la consapevolezza che le mafie trovino terreno fertile laddove le fragilità umane si fanno più forti a causa di una povertà sempre più diffusa, deve darci la spinta per smuovere le nostre coscienze e diventare protagonisti attivi alla ricerca di giustizia sociale e legalità democratica. La cultura, elemento fondamentale per generare senso critico, voglia di partecipazione e responsabilità, oggi viene posizionata ai margini, come non necessaria. Per questa ragione, diventa fondamentale, oltre che necessario, arrivare con ogni mezzo ai giovani, veri protagonisti del nostro presente, cercando di arginare il danno che questo può causare sulla società>>.
<<La Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie - prosegue Armando Grassi del Comitato Direttivo Nazionale di "Avviso Pubblico'' - è il momento più alto di una riflessione che deve necessariamente concretizzarsi in un impegno civile responsabile quotidiano. Recitare i nomi di tutte le vittime di mafia è il gesto simbolico più forte che si possa fare affinché i loro volti, le loro storie, i loro esempi possano vivere per sempre e non muoiano mai. Recitare i loro nomi significa chiedere con forza, verità e giustizia, perchè una gran parte delle famiglie delle vittime non conosce la verità sulla morte dei propri cari. Responsabilità e coscienza, riflessione e incontro, partecipazione e testimonianza al fianco dei familiari delle vittime innocenti delle mafie. Non esiste alcuna memoria senza l'impegno. Ecco cos'è il 21 marzo.
Il nome di ogni vittima è una eredità responsabile per tutti noi e la ricerca della verità e della giustizia passano attraverso il senso etico e sociale di una resistenza e di una responsabilità civile che devono supportare e sostenere le istituzioni preposte a lavorare per sconfiggere le mafie. Trovo fondante partire dalle scuole, perchè è lì, tra i ragazzi, che va coltivato il seme buono del comune agire, in una logica in cui ognuno dà il proprio contributo e non volge lo sguardo dall'altra parte, attraverso un impegno quotidiano sensibile e attento fatto di buone pratiche per realizzare percorsi comuni di legalità, giustizia e verità>>.