Giovanni Matera: " Ma Io, cosa posso fare?"

RICERCA E FORMAZIONE DI GIOVANNI MATERA

27/03/2017

Nel numero scorso ci siamo lasciati con un “impegno”, quello di concederci un minuto per rispondere a una semplice ma impegnativa domanda: “Ma io, cosa posso fare?”
Nessuno vi chiede di cambiare il mondo, ma di “lavorare” su se stessi affinché ognuno, del mondo, ne cambi la propria visione.
Quando ci abbandoniamo a “comode” esternazioni del tipo, “Sono tempi duri”; “Va tutto male”; “C’è la crisi”, non facciamo altro che giustificare le nostre mancanze usando a pretesto, appunto, cause esterne invece di concentrarci sulle nostre reali cause interne.
Sarà pur vero che fuori c’è la crisi, ma se già abbiamo dei problemi al nostro interno, è ovvio che avremo molte più difficoltà ad affrontarla. Insomma, per dirla con un mio amico scrittore, “ …resta più facile camminarsi contro, che circolarsi dentro”. Allora, proviamo a invertire questa inutile quanto dannosa tendenza, concentrando lo sguardo e le energie all’interno di noi stessi; di modo che ci venga poi naturale riflettere su alcuni quesiti fondamentali: “Come sarà la mia azienda tra cinque anni? Come sarà il mio futuro?... Ma io, cosa posso fare?”. Concedersi quel minuto per decidere!
Non è difficile. Basta volerlo! E se lo vogliamo davvero, i suggerimenti di seguito riportati potranno tornare molto utili, non solo agli imprenditori ma a chiunque abbia in animo di concedersi quel minuto.
Ora guardatevi dentro con sincerità e chiedetevi quali sono le cose della vostra azienda che non state affrontando.
1. Benessere e stato emotivo dell’imprenditore
Questo porta a vivere eticamente emozioni positive e gestire pressioni. La domanda da porsi può essere: “Quello che faccio, lo farei anche gratis?”; “Le persone, i collaboratori che ho in azienda, stanno crescendo, sia come individui sia professionalmente?”. Se la risposta è no, non sei un leader e non hai una visione o un progetto tali da accendere i cuori dei tuoi uomini, tanto da farti seguire. Leadership vuol dire: Condurre verso…
2.  Passione
La nostra passione si traduce in soddisfazione del Cliente e quando ciò accade, lo si può chiamare successo. Dunque, il nostro successo non è altro che il risultato di un buon servizio reso al cliente il quale ci riconosce un ruolo di leadership sul mercato.
Quando hai iniziato la tua attività, parlavi del tuo progetto con tutta la passione che avevi in corpo, nei tuoi occhi brillava una grande emozione e ti era facile trascinare con te i tuoi collaboratori. Oggi, che hai smesso di guardarti dentro, il costo che potresti pagare e che, forse, non ti puoi permettere, è quello delle persone che si sono “sedute”.
3. Qual è la tua proposta di valore unico?
Quando guardi alla tua azienda attraverso gli occhi del tuo cliente, che cosa ti rende migliore? O meglio, credi di rappresentare l’unica scelta possibile per lui? O meglio ancora, in che cosa ti differenzi dalla concorrenza?
4. I dati finanziari dell’impresa:
Saper valutare i flussi finanziari nel presente; quindi, sapere in tempo reale, quanto guadagni e quanto perdi, basandoti su l’utile mensile. Sappi che, non otterrai mai ciò che non misuri.
5. Marketing:
Significa capire in quali condizioni il Cliente è disposto a pagare i prodotti/servizi della tua azienda. Quando un cliente viene in contatto con la tua azienda, ti preoccupi che viva la migliore esperienza possibile? Hai una storia da raccontare al mercato? In un mercato dell’abbondanza non sarà il prodotto a fare la differenza, ma quello che riesci a mettere intorno a quel prodotto.
6. Conoscenza
Le aziende, con fatturati in attivo, sembrano concordare su un’esperienza concreta secondo cui il primo passo da compiere, in qualsiasi progetto d’azienda funzionale, è quello del Titolare che pianifichi un programma strutturato per migliorare se stesso.
Studia, leggi libri, partecipa a seminari, costruisciti un processo di crescita personalizzato. Oggi non è importante essere veloci, ma andare nella direzione giusta. Il mondo è cambiato; ora, dobbiamo cambiare noi!
7. Il segreto
Citando ancora una volta il nostro amico Tom Peters, al quale - in un seminario di studi sulle risorse umane - chiesero di svelare il segreto degli imprenditori di successo. La risposta fu: “Fai una lista di cose da fare, e FALLE!”.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
Ispirato da: “Intervento MBS school Bologna”, Paolo Ruggeri, Open Source Management