La vita è tutta sull’apprendere: più si apprende e più si cresce, più si cresce e più risultati si ottengono.
Molte persone sottovalutano il ruolo dell’apprendimento e della crescita, vanno in cerca della bacchetta magica, della facile ricetta che li porti al successo subito e senza fatica. Non è una passeggiata. Il percorso è disseminato anche di fallimenti dai quali bisogna imparare alla svelta e andare avanti più velocemente possibile, con buona pace di quelli “non ho tempo per leggere, formarmi, seguire corsi”, che non hanno compreso che segare un albero con la lama della sega spuntata vuol dire metterci molto tempo in più rispetto al fermarsi, affilarla e continuare a segare. Come si suol dire: per ottenere qualcosa che non hai mai ottenuto, devi diventare qualcuno che non sei mai stato.
Allora, se più si apprende, più si cresce e più risultati si ottengono, diventa fondamentale capire quali siano le migliori fonti di apprendimento. Eccone qualcuna:
Esperienze personali. L’esperienza da sola non è maestra di nulla. È imparare dall’esperienza che fa una differenza enorme. Ad esempio, alla fine di una relazione sentimentale o dopo un successo o un insuccesso professionale, chiedersi come poter fare meglio la prossima volta, significa saper imparare dall’esperienza.
Confrontarsi regolarmente. Robert Burns, un poeta irlandese del ‘700, ci ha lasciato queste parole: “Oh, possano gli dèi donarci la capacità di vedere noi stessi come gli altri ci vedono”.Offrendo e ricevendo pareri e consigli onesti e disinteressati è uno dei modi migliori per arricchire le relazioni personali e professionali.
Leggere. Chi non legge, è perduto. Ma cosa leggere per apprendere e crescere?
Frequentare i migliori. Jim Rohn, uno dei padri dell’oratoria motivazionale, afferma: “Sei la media delle cinque persone più vicine a te”. Già questa frase basta a illuminarci improvvisamente sull’influenza inconscia delle persone che ci circondano. A tale proposito mi viene in mente una storia. Un giorno, un’aquila fece delle uova e mentre si sistemava nel nido, senza che se ne accorgesse, un uovo scivolò fuori dal nido. Questo, rotolando lungo il fianco di un colle, andò a finire nei pressi di una fattoria. Di lì a poco passò un fanciullo che vedendo quell’uovo pensò fosse delle oche e lo portò loro perché fosse covato. Mamma oca pur vedendone la diversità, non si preoccupò più di tanto e seguendo il suo istinto lo covò. Quando arrivò il giorno della schiusa, vennero alla luce le ochette e l’aquilotto. Ma questo non sapeva di essere un aquilotto. Così crebbe come un’oca. Non imparò mai a volare perché credeva di non poterlo fare, e dire che rimaneva delle ore a guardare in alto quegli uccelli che volavano sulle vette delle montagne! Così visse una vita da oca pur essendo un’aquila. (Anthony De Mello).
Molti esseri umani conducono una vita da oche solo perché non sanno di essere aquile. Insomma, se vogliamo migliorare in qualcosa, dobbiamo frequentare quelli che quella cosa la sanno fare davvero.
Mentori. Chi non ha mentori procede lento. Le persone di successo hanno avuto o hanno mentori, allenatori o maestri che indicano le autostrade e i burroni, che prendono qualcuno sotto la propria ala protettiva e lo aiutano a eccellere in qualcosa in cui loro stessi sono stati o sono tuttora ai massimi livelli. Io ne ho scelto alcuni nella mia vita, ognuno per il suo campo di competenza: sviluppo personale e professionale, marketing, gestione risorse umane e controllo di gestione.
Progettare il successo. Progettare il successo non significa copiare tutto quello che fanno le persone di successo, ma sviluppare il loro modo di pensare. Osservare i migliori, leggere i loro scritti, formarsi come si formano loro, studiare strategie.
La formazione è maestra di vita. Se c’è una costante nella mia vita è proprio la formazione, attraverso la quale ho capito che chi non si forma, si ferma.
Giovanni Matera
Per quanti vorrebbero approfondire questi argomenti www.giovannimatera.it
e “La Cassetta degli Attrezzi”di Giovanni Matera – Tipolitografia Giacoia Emanuele