“I cittadini affetti da malattie reumatiche in Puglia sono costretti a sostenere costi esorbitanti e viaggi estenuanti, soprattutto quelli appartenenti alle classi sociali più deboli; ma ciò che è più grave è che a pagare pesantemente le conseguenze di questa disorganizzazione, sono proprio i bambini”. E’ questo l’allarme lanciato dai consiglieri regionali del M5S Marco Galante e Mario Conca. Nel mirino dei pentastellati c’è l’inefficienza della “Rete regionale dei centri di assistenza reumatologica” e che, a giudizio dei due consiglieri, non avrebbe assolto il compito per cui è stata pensata: “Se lo scopo della rete in questione - dichiarano i due consiglieri - doveva essere quello di apportare un miglioramento in termini di ammodernamento e razionalizzazione del servizio, è stato sicuramente disatteso soprattutto nell’area pediatrica.”Il riferimento è in particolare all’indicazione di due centri pediatrici a Brindisi e Tricase (LE), che secondo i pentastellati sono “sprovvisti dei requisiti minimi previsti dalla D.G.R. 255/09. Mentre al contempo è stato declassato l’unico ambulatorio reumatologico pediatrico presso il P.O. “Giovanni XXIII” a Bari provvisto di tutti requisiti minimi di attivazione, compresa la presenza del pediatra specialista in Reumatologia. Non solo - insistono Galante e Conca - allo stesso centro è stato perfino revocato lo status di centro prescrittore per i farmaci biologici riconosciuto dalla Regione, senza tener conto del fatto che la concentrazione maggiore di ammalati si trova proprio nella provincia di Bari (oltre 10mila) e per tale provincia l’offerta risulta sottodimensionata in termini di assistenza.”I consiglieri pentastellati fanno sapere di aver già presentato una interrogazione all’assessore alla Sanità Michele Emiliano, chiedendo che la situazione del “Giovanni XXIII” venga ripristinata e che venga ripristinato lo status di centro prescrittore. Ma non solo, nella stessa interrogazione Conca e Galante puntano il dito contro la Rete regionale dei centri di assistenza reumatologica: “Tutti questi problemi sono causati da una organizzazione irrazionale della Rete Regionale Reumatologica, poichè i centri elencati sono stati scelti con un atto nato solo su carta non ancora pubblicato sul BURP ed in assenza di indagini epidemiologiche e di una seria ricognizione sui dati dei centri attivi. Tutto ciò si è tradotto in un disservizio, sfociato in alcuni casi anche nella interruzione assistenziale, sia per gli addetti ai lavori che e soprattuto gli ammalati, tra cui dei bambini”. I cinquestelle hanno pertanto richiesto ad Emiliano di rivedere le scelte irrazionali operate sino adesso: “la Rete dei servizi per i malati reumatici deve essere fatta in funzione dei dati epidemiologici aggiornati, diagnosticati in ogni provincia pugliese, e soprattutto si deve far riferimento all’elenco degli specialisti in Reumatologia per ogni provincia pugliese e dei pediatri con specializzazione in reumatologia. Chiediamo inoltre che sia fatta una seria pianificazione sul territorio per la realizzazione di ulteriori aree specialistiche dedicate, al fine di porre una diagnosi precoce, ridurre la disabilità e la migrazione passiva verso ospedali ed ambulatori extra regione gravata anche da