L’arroganza al potere, leso il diritto d’iniziativa dei consiglieri comunali,
negata la partecipazione attiva dei cittadini!!!
-Non c’è peggior sordo di chi non vuole intendere. La nostra valutazione è che il Presidente del Consiglio, Vincenzo Russo, non abbia compreso il significato del suo ruolo di garanzia. Anzi ci sembra che non abbia voluto capire. Non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire. Infatti sulla richiesta dei gruppi consiliari di minoranza (Impegno Civico Nuovo Centro Destra, Lista Inglese, PD) di indire un Consiglio Comunale monotematico aperto, avente per oggetto le Feste Patronali dei Santissimi Medici e Madonna del Rosario, il Presidente Russo ha dato un’interpretazione tutta personale del Regolamento che attiene il funzionamento delle assisi consiliari. Eppure la nostra istanza è stata fatta ai sensi dell’articolo 49 del Regolamento che prevede la convocazione di un consiglio comunale in modo “aperto”,ed è agli atti dal 3 ottobre 2014 e successivamente, a seguito di richiesta integrativa, è stata ribadita con allegato solo la relazione illustrativa dell’argomento da trattare come da regolamento. Relazione che riassume tutta la storia che ha visto le Confraternite interessate organizzare solo la festa religiosa e la tardiva presa in carico di quella civile da parte dell’Amministrazione Comunale. La cui delibera di spesa (luminarie, gruppo elettrogeno e palco-service del concerto musicale serale del giorno della Fiera mercato), continua a suscitarci perplessità e dubbi. Non fosse altro per il fatto che si è creato un grave precedente amministrativo per il futuro. Mentre ribadiamo e sosteniamo che le spese eccedenti il contributo storico da parte dell’Ente Civico, debbano essere coperte da una mensilità delle indennità del Sindaco, degli Assessori, del Presidente del Consiglio Comunale e dai gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali. Spunti di riflessione che ci è stato impedito di dibatterli insieme alle realtà associative e ai cittadini direttamente interessati e alle confraternite, svilendo i principi del nostro esercizio di consiglieri comunali. Riscontriamo, infatti illogicità e contraddittorietà aver iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale, convocato per il prossimo 28 novembre, la trattazione delle Feste Patronali e sue determinazioni, all’ultimo punto di altri undici di natura economica e non aperta al pubblico. Ancora una volta emerge la realtà autoritaria di questa compagine amministrativa arroccata nelle segrete stanze a cui si accede previo riconoscimento attraverso il videocitofono, realizzato a spese dei cittadini e a scapito degli interventi di manutenzione stradale e del verde pubblico. A rischio è la democrazia e il diritto di rappresentanza dei cittadini, che ci auspichiamo vengano salvaguardate dal Prefetto di Taranto, Umberto Guidato, al quale abbiamo sollecitato formale intervento.
Con preghiera di pubblicazione.
I Gruppi Consiliari di Minoranza