IMU-TASI-TARI 2020, ASS. GIGANTE: "AL LAVORO SU SCADENZE, REGOLAMENTI E AGEVOLAZIONI"

08/06/2020

<<Il nostro Ente provvederà nelle scadenze di legge a revisionare i regolamenti in essere per IMU/TASI, Tari, Tosap, introducendo modalità semplicate, agevolazioni e risolvendo problematiche pregresse quali l’assenza della previsione della rateazione, venendo incontro ai cittadini in questa fase di emergenza ma anche per migliorare le norme nel futuro>>: è quanto ha dichiarato l'Assessore alle Politiche Tributarie Domenico Gigante.

Con il decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020) si è implicitamente deciso di non stabilire differimenti generalizzati della scadenza del primo acconto IMU, poiché ciò avrebbe determinato la necessità, da parte dello Stato, di fornire a tutti i Comuni la liquidità necessaria a supplire a tale posticipazione, magari anche con riferimento a enti nei quali l’emergenza epidemiologica non ha inciso in modo significativo.

La scelta, pertanto, è stata di lasciare la decisione alle singole amministrazioni comunali, nel rispetto dei poteri previsti dalla Legge, che non consente di spostare la scadenza fissata dallo Stato, ma semplicemente di non applicare sanzioni per cause di forza maggiore, come prevede la normativa generale sulle sanzioni amministrative.

Mentre per le tasse comunali come TOSAP, passi carrabili, tassa pubblicità sulle insegne, imposta di soggiorno, imposta di pubblicità, con una semplice Delibera di Giunta è stato possibile differire il termine al 30 settembre 2020 (e per la TARI dove è possibile spostare le scadenze più in avanti rispetto al 31 maggio 2020) più problematica è la questione per l'IMU, poiché il comma 762 della legge 160/2019 ha fissato le scadenze del versamento al 16 giugno e al 16 dicembre di ogni anno, sottraendo espressamente sul punto la potestà regolamentare agli enti locali.

È pur vero che i Comuni possono stabilire differimenti dei termini di versamento per situazioni particolari, ma in ogni caso, ammesso che l'attuale situazione possa inquadrarsi in tale fattispecie, resta il problema della quota statale del tributo, la cui scadenza, non può essere differita dal regolamento comunale. Da qui la necessità di un esplicito intervento normativo che consenta la reale possibilità di sospensione delle scadenze tributarie agli enti che intendessero procedere in questo senso con le risorse relative.

Ciò avverrà entro il 31 luglio 2020, data di scadenza prevista per l’approvazione dei regolamenti IMU/TASI e TARI, salvo ulteriori proroghe disposte dallo Stato.
La regola speciale, stabilita per il solo anno 2020 nell’art. 1, comma 762, legge n. 160/2019, prescrive che entro la scadenza di Stato del 16 giugno 2020 l’acconto si versi in misura pari alla metà di quanto complessivamente pagato nel 2019, a titolo di IMU e TASI.

Queste somme saranno molto ridotte per gli immobili ad uso commerciale, artigianale e uffici, perchè nel 2019 il Comune di Ginosa ha ridotto le aliquote portandole a valori minimi nell’ottica di aiutare il tessuto economico e potranno essere compensate in F24 con i bonus maturati fino ad ora per le disposizioni di legge (tipo bonus affitto 60%) e con i crediti IVA, fermo restando ovviamente l’esenzione per la prima casa e tutte le eventuali agevolazioni previste a livello locale, come da delibera approvata nello scorso anno e il ravvedimento operoso ultrannuale.

Si ricorda comunque che per i soggetti più gravemente colpiti dalla crisi, l’acconto IMU non sarà dovuto, in quanto l’art. 177, D.L. n. 34/2020 ha disposto una specifica esenzione per le seguenti casistiche: immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali, gli immobili della categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni) immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case ed appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i proprietari coincidano con i gestori, con attribuzione di un ristoro agli Enti.

Questo provvedimento salvaguarda le esigenze di cassa del Comune, messe già a dura prova a causa del generalizzato calo delle altre entrate comunali, in un contesto ancora incerto sotto il profilo della dimensione del sostegno statale ai Comuni e nell'imminenza del termine per il pagamento della prima rata IMU.

<<Come già detto sin dal mese di marzo 2020 in sede di quantificazione delle Tariffe del 2020 - ha aggiunto Gigante - impiegheremo tutte le risorse che ci darà lo Stato per il ristoro delle perdite di gettito per la riduzione “selettiva” dei tributi maggiori (IMU e TARI) e minori (Tosap, imposta di soggiorno, pubblicità) che potrà portare anche ad un annullamento totale della imposta, come sta avvenendo per la TOSAP dei pubblici esercizi.

Le piccole somme che si riscuoteranno per questo acconto del 16 giugno 2020 permetteranno di intervenire con più forza e efficacia nei confronti delle categorie dei cittadini e attività economiche che hanno subito perdite o hanno grosse difficoltà a pagare a causa della emergenza COVID-19, permettendo maggiori differimenti e agevolazioni per tutti gli altri tributi comunali come la TARI che contiamo di spostare più avanti possibile, in quanto colpisce sostanzialmente tutti i cittadini e le attività economiche in forma generalizzata.

Siamo al lavoro con serietà, professionalità ed attenzione per il nostro territorio e vicini alle difficoltà dei nostri cittadini, per i quali interverranno ulteriori misure nel futuro>>.