-Il ginosino Vito De Palma, è il nuovo Coordinatore di Forza Italia per l’intera Provincia di Taranto. L’ufficialità è stata data in conferenza stampa, tenutasi in modalità streaming, nel cui corso sono stati resi noti i componenti del medesimo organismo politico con rispettive deleghe. Oltre De Palma, ne fanno parte: Massimiliano Di Cuia, vice Coordinatore provinciale; Luigi Morgante, vice Coordinatore provinciale e Coordinatore del Collegio Camera Puglia 08; Michele Marraffa, Coordinatore Collegio Camera versante occidentale jonico e delega regionale all’Industria;
Umberto Ingrosso, Coordinatore club Forza Italia e responsabile del Dipartimento giovani; Floriano Convertino, Coordinatore regionale Consulta Agricoltura; Paola La Corte, Coordinatore ‘Azzurro Donna’ Taranto; Michele Franzoso, capogruppo consiliare Provincia di Taranto; Massimo Zito, responsabile ‘Difensori del Voto’; Beatrice De Donato, responsabile regionale ‘Giovani’ e di ‘Azzurro Donna’; Pietro Lopsinuso, Direttivo regionale. Sono intervenuti i parlamentari Mauro D’Attis e il senatore Dario Damiani, rispettivamente Commissario e vice Forza Italia Puglia; l’onorevole Vincenza Labriola, la quale svolgerà il ruolo di riferimento tra la Provincia di Taranto e il Governo nazionale. Quindi, Forza Italia è il primo partito che ha iniziato ad allenare la ‘Resilienza’. Che non è un termine passepartout o il chiavistello che apre tutte le porte oppure la formula magica che possa recuperare la frammentazione del quotidiano. E’ un modo per esprimere lo stato instabile delle cose e la capacità dell’essere umano di riprogettarsi e provare a superare quella che, bene o male, è un a crisi societaria in atto. Affrontare e comporre i disagi per risolverli è un dibattito che in
politica ha ripreso il suo percorso. Senza mirare alla sua completezza, ma alla complessità. Di qui ha avuto significato la presentazione del nuovo Coordinamento provinciale jonico di Forza Italia. Dialoghi e riflessioni dei tanti interventi sono destinati a non esaurirsi nel
contingente perché hanno dato prospettiva di estensione ad altre voci, con l’ambizione di esprimere idee agli altri, aprendosi all’accettazione di quelle di chiunque per avviare un serio confronto e dialogo in un rapporto dare-prendere-perdere-trovare. Tutti hanno sottolineato il desiderio di marcare discontinuità con il passato o suo recente trascorso. L’ha esternato con carica positiva e capacità del sapere amministrativo, del governare il dottor De Palma, sottolineando la necessità di “camminare uniti” e “assumere decisioni collegiali”, essere “protagonisti nel contenitore politico di centrodestra”. Ha aggiunto: “Non ci piace l’individualismo e faremo di tutto per far acquistare la centralità che compete ad una città capoluogo di Provincia come Taranto.
Particolare attenzione, inoltre, dedicheremo ai Comuni jonici che si apprestano al voto amministrativo”. Resilienza, si diceva; corrisponde alla capacità umana di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rafforzato o, addirittura, trasformato. Ecco allora, il convincimento dell’onorevole D’Attis: “Finalmente Forza Italia in Provincia jonica ha una classe dirigente esperta, capace, che sa come si governa un territorio. Sono dispiaciuto che Francesca Franzoso si sia allontanata dalla politica; spero ci ripensi”. E’ piaciuta l’esortazione di Marraffa: “Bisogna dare certezze ai giovani proponendo loro idee chiare per non farli scappare da Taranto, dalla Puglia”. Così come non è passato inosservato il richiamo “all’entusiasmo” di Convertino e l’enunciazione di Morgante: “Dare valore alla rappresentanza dei territori”. Il senatore Damiani ha prima posto l’accento sulla pandemia di Covid-19 dicendo che “il piano vaccini sta scontando il ritardo de Governo precedente in carica, al cui vuoto ci si sta organizzando logisticamente”. Poi, il senatore ha sollecitato tutti gli amministratori degli Enti Locali a “fare rete” e ringraziato coloro che si sono adoperati per l’affermazione di Forza Italia alle elezioni regionali passate, da cui va preso esempio di “impegno e amore”.
Risultato elettorale che ha posto la Provincia di Taranto al quarto posto tra le sei liste forziste. Per Di Cuia questo è da ritenere “un grande risultato, che dà altrettanta responsabilità al nostro partito. Sul territorio jonico vi sono tante vertenze emergenziali da affrontare, ma anche prospettive di sviluppo da perseguire. Necessita rilanciare, al riguardo, il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS). Le liste per le prossime amministrative, devono essere costituite in netta discontinuità con il passato, candidando persone con facce credibili”. Come fare? La Corte è stata chiara: “Organizzazione capillare sul territorio, esprimendo il concetto di comunità e squadra compatta”. Sulla debole visione di un Piano Strategico Nazionale che si declini in principi e obiettivi per il Sud, la Puglia, Taranto, gli onorevoli D’Attis e Labriola non utilizzano mezze parole. D’Attis: “Taranto è e deve essere un tema nazionale. Non va sotteso che insieme a Brindisi sono le più industrializzate d’Italia. Di certo, gli Enti Locali nostrani non stanno tracciando strategie di sviluppo. Assistiamo solo a roboandi annunci, spot di programmi futuribili che servono solo per fare campagna elettorale col fine di accaparrare consenso. Per esempio, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, non fa altro che pronunciare quotidiane non verità sull’ex Ilva. Spero che i cittadini non cadono di nuovo nell’inganno precedente dei 5Stelle”. Labriola: “Siamo tutti consapevoli dell'importanza che il siderurgico ha sul Prodotto Interno lordo (PIL).
Si tratta di 3,5 miliardi, di cui 2,6 solo nel Sud, con oltre 11mila lavoratori. Siamo anche consapevoli dell'importanza che l'acciaio ha per l'Italia, ma non si possono fare spallucce sui danni che l'acciaieria più grande d'Europa ha creato e continua a farlo alla salute dei cittadini e all'ambiente. Così non si può andare avanti, continuare a subire macabri soprusi. E indubbio che con il Recovery Fund bisogna dare risposte risolutive, ma l’emergenza/urgenza ex Ilva non è più neanche una questione di risorse, bensì di sole scelte politiche. Che passano anche dal piano nazionale dell'acciaio, dal futuro infrastrutturale del Paese, su come realmente trasformare la produzione mettendo al centro salute e benessere”. Insomma, “il presente con uno sguardo volto al futuro”.
Ecco allora la sua puntualizzazione: “Forza Italia sosterrà e si batterà nella direzione di dare risposte al binomio salute-lavoro, rilanciando il comparto a servizio del Paese”. Resilienza, appunto.
Raffaele Conte