"L'oro verde": " furti in aumento nelle campagne"

Il bene più prezioso.

12/11/2015

La  stagione è minacciata dal boom di furti nelle campagne, dove i ladri rubano raccolti e fusti di olio extravergine, dalle aziende e dagli uliveti. L’assalto è partito, ma scatta la controffensiva del Comando provinciale dei Carabinieri, che negli ultimi dieci giorni ha portato all’ arresto di 16 ladri di olive e sottratto alle razzie 18 quintali tra olive e uva. La campagna olivicola 2015/2016 è appena cominciata sotto i migliori auspici.
Gli esperti stimano che la produzione dovrebbe attestarsi sui 170mila quintali, che tradotto in termini percentuali vorrebbe dire meno 8% rispetto alla media, quindi con un recupero del 30% se si guarda alla campagna 2014/2015. Lo scorso anno infatti la produzione crollò del 37% rispetto al 2013 e un intero settore finì in ginocchio. Quest’anno invece ci sarà più quantità ma soprattutto più qualità.L’altra grande minaccia, però, arriva anche dai predoni delle campagne, dove si assiste a raid di squadre organizzate, che in un’ora riescono a raccogliere oltre un quintale di olive. Trafugare poi una cisterna piena di olio può fruttare un bottino di oltre 200mila euro. I tentativi di furti sono ripresi in grande stile anche quest’anno, tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza.Le olive rubate alimentano una filiera illegale nella quale si inseriscono grossisti spesso «improvvisati» che rivendono a prezzo maggiorato (anche 20 euro in più al quintale) ai frantoi del centro e nord Italia dove la produzione olivicola è stata scarsa per diversi fattori ma dove la richiesta di olio è comunque alta.  C’è anche chi ha pensato all'installazione di videocamere negli uliveti.