La Giornata della Memoria ricorda a tutti che c’è un passato, un orrore che è stato un pezzo della storia umana. Da Primo Levi a Liliana Segre, passando per la tarantina d’adozione Elisa Springer, il messaggio unanime a rendere viva la memoria e il ricordo perché non si ripetano le ingiustizie che i libri e la cinematografia riportano su una pagina di dolore e disumana concezione.
«E se provassimo a entrare nel ricordo modificando il paradigma della decodificazione, passando dal dolore a un inno all’amore?». È la domanda, ma anche la provocazione, che propone l’assessore alla Cultura del Comune di Taranto Fabiano Marti che per onorare quel ricordo, che si ripete il 27 gennaio di ogni anno, ha promosso una serie di appuntamenti che partono dal racconto e che parlano ai bambini e alle coscienze degli adulti.
Sarà la parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù la sede dell’incontro di lettura a cura del teatro Crest. Una narrazione dal titolo Le farfalle di Terezin, liberamente tratta dal libro di Matteo Corradini “La repubblica della farfalle”, spettacolo che la cooperativa Crest da anni porta nelle scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare ragazzi e giovani sui temi della Shoà, della pace, dell'accoglienza e della diversità. L’incontro rientra nelle attività in collaborazione con l’associazione Italia-Israele-Puglia, la cui vicepresidente è la tarantina Eugenia De Mattei Graubardt, che per l’occasione sarà rappresentata dal dottor Nico Guzzonato.
L’attività avrà inizio alle 18 di mercoledì 27 gennaio e sarà trasmessa in streaming attraverso i canali del progetto Base Quà, attività promossa dal Crest nell’ambito del progetto dall’Io al Noi del quale fa parte, e presentato dalla Biblioteca Comunale Acclavio in collaborazione con CSV, KIMA Mobilità, Libreria Ciurma, Associazione Plastica Quà e finanziata al Mibact .
E riprendendo proprio le parole di Matteo Corradini nella postfazione di “La repubblica delle Farfalle” da cui è tratta l’opera che sarà proposta dal teatro Crest, l’assessore Fabiano Marti sottolinea come sia importante «ricordare l’esistenza più della distruzione, il coraggio più dell’abbandono, la vita più della morte». Ed è nel rispetto del ricordo che sarà il palco del Teatro Comunale Fusco ad ospitare il concerto con Barbara Eramo, Gabriele Coen, Stefano Saletti
& Banda Ikona con un progetto che si rifà alla tradizione dei canti ebraico sefarditi che, anche a causa delle tante diaspore, hanno incontrato le altre culture costruendo un percorso comune fatto di storie, melodie, suggestioni e modi musicali che attraversano le sponde del Mediterraneo e costituiscono un ponte sonoro basato sul dialogo, la conoscenza e il rispetto dell’altro. «La musica, con il suo linguaggio universale e democratico – conclude Marti – fa sì che il passato connotato da un disumano orrore, non l’abbia vinta e diventi monito verso le nuove generazioni».
Il concerto sarà trasmesso, subito dopo la perfomance del Crest, in streaming a partire dalle 19,30 e sarà visibile sulle pagine facebook del Teatro comunale Fusco e di Ecosistema Taranto e sarà messo in onda da Radio Cittadella.