La Mozzarella di Gioia del Colle è Dop… l’area di produzione comprende anche quella jonica

10/12/2020

-La Mozzarella di Gioia del Colle ha ottenuto ufficialmente dall’Unione Europea (UE) il marchio di Denominazione Origine Protetta (DOP). Il regolamento di esecuzione che iscrive il prodotto nel registro degli alimenti di qualità, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. “Dopo un iter complesso sia nella procedura nazionale che comunitaria -spiega Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali- finalmente la Mozzarella di Gioia del Colle è iscritta nel registro delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche dell'Unione europea, nella cui lista l’Italia ne conta 312. Il ‘marchio’ ufficiale può valere la crescita del 20 per cento circa di un giro d’affari che, attualmente, vale 80 milioni di euro.

 Con la Mozzarella di Gioia del Colle Dop –sottolinea la ministra Bellanova– si riconosce la qualità di uno straordinario prodotto pugliese, inimitabile. Costituisce una rilevante occasione occupazionale per le comunità produttrici. Ed è importante rimarcare come negli ultimi anni l'intera filiera abbia visto il fiorire di nuove attività imprenditoriali condotte anche da giovani, sempre più proiettati sui mercati comunitari ed internazionali”. In Puglia, sono nove le DOP, e la Regione vanta anche 5 oli extravergine di oliva Dop e l'Igp Olio di Puglia; il Pane di Altamura Dop; 3 formaggi Dop canestrato, mozzarella di Gioia del Colle e caciocavallo; 27 vini Doc (4 Docg e 6 Igp). Si fregia pure della leadership nel biologico con oltre 266mila ettari coltivati e 9380 operatori Bio, oltre a 299 prodotti riconosciuti tradizionali dal Ministero delle Politiche Agricole. L’Italia, tuttavia, detiene il primato mondiale dei prodotti Dop. Il suo paniere è costituito da 656 prodotti Food Dop; 780 a Indicazione geografica protetta (IGP); 64

Specialità Tradizionali Garantite (STG). Ritornando all’eccellenza gastronomica della mozzarella di Gioia del Colle, va detto che utilizza solo latte vaccino fresco intero, non addizionato da alcun conservante, ma solo l’innesto di sieri artigianali autoctoni. Inoltre, vi è la caratteristica che gli animali devono essere mantenuti al pascolo obbligatorio per 150 giorni anno. La zona di produzione interessata, tra Puglia e parte della Basilicata, si estende per 4000 chilometri.

Un’area in cui abbondano le aziende zootecniche da latte; ossia, le ‘masserie delle vacche’ di origine federiciana. Comprende i comuni della provincia di Bari: Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Locorotondo, Monopoli, Noci, Putignano, Sammichele di
Bari, Santeramo in Colle, Turi; della provincia di Taranto: Castellaneta, Crispiano, Laterza, Martina Franca, Massafra, Mottola; una porzione di territorio del comune di Matera confinante con Altamura, Santeramo in Colle, Laterza e delimitato dalle strade statali 99 e 7. Il commento di Luca Lazzàro, Presidente Confagricoltura Puglia.

“L'ottenimento del marchio di indicazione d'origine protetta per la Mozzarella di Gioia del Colle, è la conclusione di un lungo percorso che ha visto in Europa non poche resistenze da parte della Germania. Per fortuna, però, si è scelta la strada del buon senso e, adesso, la nostra Mozzarella è garanzia di qualità, tracciabilità e riconoscibilità del prodotto. Ciò sarà a tutto vantaggio del consumatore, ma anche dei produttori, trasformatori e di tutto l’indotto, che in questo modo potranno vedere riconosciuti e tutelati il loro lavoro. C’è da notare -aggiunge Lazzàro- che il riconoscimento di questa Dop è anche una importante occasione di rilancio turistico, valorizzazione e promozione dei comuni che rientrano nell’area”.


Raffaele CONTE