Spettacolo teatrale rivolto alle scuole.Il 27 gennaio 1945 varcando il cancello del campo di sterminio di Auschwitz i soldati russi svelarono le atrocità commesse in quello e in altri campi di concentramento dalla Germania nazional-socialista di Hitler.Dal 2000 il Parlamento italiano ha scelto il 27 gennaio come giorno simbolo della Shoah, ovvero allo sterminio della popolazione ebraica messo in atto dai nazifascismi.In occasione del 27 gennaio 2016 nel Comune di Laterza (Ta) la ricorrenza verrà organizzata con la
presentazione di uno spettacolo di Teatro – Musica – Danza della Compagnia Teatrale IL CARRODEI COMICI. Duplici repliche previste il 27 e 28 gennaio (1° replica ore 9:00 – 2° replica ore 11:00) presso Auditorium – Ex Chiesa del Purgatorio di Laterza per favorire la sensibilità e la consapevolezza degli studenti. Con il patrocinio del Comune di Laterza, l’iniziativa, dal valore formativo e divulgativo, si aggiunge alle tante rassegne culturali che l’amministrazione ha realizzato per preservare la memoria storica dell’intera collettività. L’arte, la cultura e la Musica come strumenti importanti di diffusione per perpetrare ed educare alla consapevolezza. Lo spettacolo "Shemà” porta in scena la storia di Anna Frank, quella di Primo Levi e le poesie della speranza. Lo spettacolo, con Francesco Tammacco nel ruolo di Primo Levi, Claudia Castriotta nel ruolo di Anna Frank, i danzatori della Compagnia EQULIBRIO DINAMICO seguiti dalla coreografa Roberta Ferrara e la musica dal vivo di Pantaleo Annese, ha la regia dello stesso Francesco Tammacco.Note di Regia di Francesco Tammacco"Quando si rovesciò il pudore e si fece follia -racconta il regista Francesco Tammacco- il dolore più grande si sentì col pianto dei comici. La storia dell’umanità sembra insegnarci con presagi di speranza la via della salvezza. Perché l’uomo ami suo fratello, come diceva don Tonino Bello, dobbiamo trasformare le acuminate lance in vomeri inermi, in stille di gioia amorosa. Non è facile portare sul palcoscenico le amare e terribili testimonianze di Anna Frank, Primo Levi, ed altri testimoni indimenticabili del martirio della Shoah; ricordi indelebili fissati negli occhi che hanno bruciato lacrime in preghiere d’indulgenza e di pietà. Non è semplice restituire ai ricordi il balsamo profumato di un’estetica artistica che si muova intorno al dolore di una pustola ancora aperta, sanguinante. Pensiamo però che il teatro, la danza, la musica, l’arte in generale, in questo momento critico storico, debbano “servire” l’uomo perché si migliori in ogni azione, dalla più piccola a quella più eclatante. Narrare, lo sappiamo, significa rievocare, riesumare, educare."In questo viaggio, che prende spunto da una poesia di Primo Levi, “Shemà - ad ora incerta” appunto, vuole riabbracciare i lembi delle vesti immacolate di quei milioni e milioni di ebrei perseguitati che, nella follia del genocidio, hanno perduto innocentemente la vita. E gli attori de "il Carro dei Comici" lo faranno con l’inserimento anche della musica live e la danza, linguaggi in questo caso del dolore universale e con la poesia, forza eternizzatrice dell’animo umano. Qui, la poesia diventa riparo dell’umanità e ci ricorda che non c’è dolore che non possa incontrare consolazione. In questo percorso drammatico, gli attori riportano alla luce, con l’uso solo della parola, i ricordi dei perseguitati durante le leggi di persecuzione razziale poste in essere da Hitler e praticate dai suoi caporali, maggiori e luogotenenti. Si è voluta mantenere una cifra registica semplice, prosciugata perché nulla ostacolasse il senso dell’ascolto e del ricordo. Gli oggetti di scena sono un viatico immaginativo che parla di assenza e di evocazione, di materia rarefatta. Ci si muove tra il presente rielaborato ed il ricordo doloroso, tra qualcosa che si muove nella nostra coscienza e qualcosa che non c’è ancora, forse verrà, il perdono. La natura di questo magma incandescente sempre presente e rimuginante, in quanto coscienza, si chiama memoria.Noi tutti sia ha il dovere di non tacere su quel che è stato.