L’argomento scelto per il primo appuntamento, è di quelli al centro dei diversi dibattiti sulla sana e giusta alimentazione già da molto tempo. “I cibi del futuro”, quelli che ci permetteranno di sfruttare meno il pianeta e di ripensare l’intero sistema alimentare globale, sono i protagonisti della giornata che inaugura il prossimo giovedì 7 febbraio, alle ore 18.30, a Laterza in provincia di Taranto, la rassegna “Le parole del cibo, le suggestioni dell’arte”. La manifestazione – ideata e diretta da Lia De Venere, promossa dalla Biblioteca multimediale consiliare “Teca del Mediterraneo” e organizzata dall’Associazione Culturale ETRA ETS di Castellana Grotte – mette al centro la bellezza dell’arte contemporanea e la promozione della lettura, seguendo l’alimentazione come filo conduttore.
La conversazione di giovedì 7 febbraio, nella Sala “La Cavallerizza” dell’Archivio Biblioteca Museo Civico, in piazza Plebiscito, prenderà avvio dal libro dell’esperto di benessere e nutrizione Marco Ceriani, pubblicato dalla casa editrice goWare ed intitolato “Si fa presto a dire insetto. Storia del cibo del futuro: sulle nostre tavole qualcosa di nuovo seppur antico”. Ceriani, giornalista e scrittore, può vantare centinaia di formulazioni di integratori alimentari per lo sport e la vita attiva e consulenze ad atleti professionisti, ed è il fondatore di Italbugs , una startup che si occupa di ricerca e sviluppo di matrici alimentari sicure, eco-sostenibili e ipoallergeniche da
novel food come le matrici di insetti. Dialogherà con l’autore Antonella Leone, ricercatrice dell’Istituto di scienze delle produzioni
alimentari (Ispa-Cnr) e responsabile del Progetto Europeo GoJelly, un progetto che intende trasformare le meduse in una risorsa studiando il loro possibile uso come alimento, ingrediente alimentare, come fonte di composti bioattivi, nell’industria cosmetica, come fertilizzanti agro- biologici in agricoltura o mangimi in acquacoltura. A seguire, la presentazione dell’installazione dell’artista putignanese Nicola Genco, da parte della storica dell’arte e curatrice di mostre di arte contemporanea Lia De Venere.