Laterza: "Inaugurazione della Prima Grottega di ceramica sperimentale nel Borgo antico di Laterza"

20/10/2017

Il passato è la miglior garanzia del futuro. Dove esiste e resiste una grande tradizione artistica, lì ci sono le radici profonde della continuità qualitativa della stessa tradizione. E l'attenzione del presente verso questi due valori genera l'inevitabile evoluzione dell'arte stessa: cioè il futuro.

La ceramica di Laterza, con la sua grande e riconosciuta tradizione artistica e manifatturiera, ha già un solido passato da esibire e da additare al mondo. Dopo la sua epoca d'oro, tra il Seicento e la metà del Settecento, con il repentino calo delle commissioni perlopiù borboniche, ha avuto un lungo "periodo di riflessione", quasi un secolo e mezzo di "buio".

A  cominciare dal dopoguerra quelle radici sempre verdi hanno avuto come un sussulto, l'orgoglio delle proprie origini, e hanno cominciato a riemergere, a rifiorire, a riprendersi, tanto che oggi dall'unica bottega ancora in attività sono sbocciati tanti rivoli nuovi, fino a coniare un neologismo: la "grottega". Come dire, l'evoluzione della specie!

Il neologismo di grottega nasce dal progetto "MesoLab", l'arte ceramica che "esce" dalla grotta per aprirsi a nuove idee, abbracciando il mondo moderno e contemporaneo con l'innovazione delle sue forme, dei suoi materiali, dei suoi stili, dei suoi fruitori. La grotta diventa ora uno spazio aperto sul mercato multiforme del design contemporaneo, pur rimanendo nel cuore della Mesola, il rione storico della ceramica laertina. Un progetto, perciò, giovane, fortemente voluto da un gruppo entusiasta, sicuro di avere un grande futuro di arte e di lavoro.  Un progetto di lavoro che dal fascino delle antiche botteghe guarda alla sua comunità locale e alle generazioni future investendo sul territorio, scommettendo su se stessi!

L'allestimento stesso della "Grottega" è un interessantissimo percorso a ritroso nel passato, e viceversa: sembra che dalle  profondità dell'ipogeo riemerga la visione del futuro, con una idea architettonica di tutto rispetto. Un connubio sereno, di grande impatto visivo e strutturale.

Questo progetto è stato presentato alla  Regione  Puglia attraverso il bando "PIN-Giovani ed è risultato vincitore di finanziamenti a fondo perduto.

Se ne parlerà diffusamente il giorno dell'inaugurazione.

Infatti, domenica 12 novembre verrà inaugurato il primo laboratorio sperimentale di ceramica nel rione Mesola di Laterza.

Dalle 18 alle 19,30 ci sarà la conferenza dal titolo "I mestieri artigianali locali e le opportunità  nell’economia di oggi", presso la sala della Cavallerizza di Laterza. Relatori l'arch. Cesare Castelli, Presidente Milano Makers, l'arch. Maria Christina Hamel, docente, designer, world Design Organization Member, l'avv. Rocco D'Anzi, consigliere comunale delegato alla cultura, moderatore il dott. Dominique Parisi, presidente dell'associazione MesoLab.

Dalle 19.30 verrà servito un aperitivo enogastronomico in via Mesola 11, dove sarà possibile visitare la grotta ed ammirare pezzi d’arte ceramica del nostro territorio.

Il progetto strutturale prevede oltre all'uso delle tecniche e degli strumenti tradizionali, anche l'utilizzo di un laboratorio 3D, le nuove dimensioni del digitale al servizio dell'arte, della scultura per un nuovo approccio verso la materia e nuovi orizzonti espressivi, anche nella ideazione di nuove geometrie lavorative.

Si apre così una nuova interessante fase in cui fondere processi tecnologici diversi, dalla stampa di ceramica in 3D a sistemi di automazione come “arduino”, per la realizzazione di prototipi funzionali i-tech inglobati in forme artistiche contemporanee.

Saranno istituiti corsi di ceramica, sia  nelle forme tradizionali della tornitura e della decorazione che in quelle innovative e sperimentali. I corsi sono rivolti a persone di tutte le età e di buona volontà.

Soprattutto ai bambini, che potranno riscoprire un'arte che, oltre che ai loro padri, appartiene oggi a  loro.

Dunque la "Grottega", un luogo nuovo e una filiera innovativa per il territorio, dove il fascino del passato tende la mano alla voglia di futuro.

MARIO D'ANZI