“Chiudi gli occhi” è
il nome della mostra che si è inaugurata ieri, 10 Ottobre, presso la sede
dell’ufficio I.A.T. situato al piano terra del Palazzo Marchesale di Laterza.
La città ha aperto le porte allo scenario dell’arte contemporanea dell’illustratore e designer laertino,
Vitantonio Fosco. La mostra vanta il patrocinio
del Comune di Laterza, della consulta delle associazioni di Laterza, Touring
Club italiano e dall’azienda laertina “Matera arredamenti”. Curata dal
direttore dell’ufficio turistico, Nicola Zilio, e coordinata dalle officine
culturali Arthemisia e la soc. coop. Chiave di Volta, la mostra sarà aperta
ogni giorno, fino al 18 Ottobre, dalle ore 16:00 alle 18:00. Un
accostamento perfetto di opere adagiate sulla storia del Palazzo, quelle inscenate
ieri, da stampe che sembravano parlare. Emozioni racchiuse in occhi adagiati su
corpi e visi dalla sfumatura picassiana e futuristica. Colori perfettamente
armonici e linee di contrasto. Linee nette, ma sinuose, linee che sembrava
volessero tracciare l’invalicabile confine tra realtà e idealità, confine che
solo l’arte può percorrere. Una geometria esistenziale che racchiude
un’esplosione di colori armonici. L’arte che guarda il mondo e lo fa con gli
occhi chiusi dell’artista. Occhi mai invadenti, ma sempre spettatori sognanti
di una realtà conchiusa nell’autopoiesi. L’autopoiesi che nel mondo trova la
sua tela da tessere. L’arte di Vitantonio Fosco è lo specchio di una
contemporaneità sognante, ma realistica. Scenari postmoderni e sentimenti
adagiati su volti che non guardano. Tele che hanno incantato i visitatori.
Occhi chiusi e tante emozioni, tanti gli sguardi su una raccolta di arte
contemporanea. Le emozioni ad occhi chiusi sono quelle che racconta il designer
Fosco. “Ad occhi chiusi si guarda il mondo. Il mondo di chi riesce ad esibirsi
attraverso l’arte. Ho capito di voler disegnare quando alla tenera età di
quattro anni mi chiesero cosa volessi fare da grande. Io spiegai che volevo
fare il pediatra, e lo spiegai disegnandolo.” Una rassegna culturale che si
apre al futuro e all’innovazione non dimenticando il passato. Opere Delle opere dalla genialità intrinseca, che
raccontano una storia, un vissuto. Delle opere che gettano uno sguardo sul
fruitore pur non guardandolo, perché, come insegnano gli artisti, si guarda con
il cuore.