Laterza: "una mostra ad occhi chiusi".

12/10/2015

 “Chiudi gli occhi” è il nome della mostra che si è inaugurata ieri, 10 Ottobre, presso la sede dell’ufficio I.A.T. situato al piano terra del Palazzo Marchesale di Laterza. La città ha aperto le porte allo scenario dell’arte contemporanea  dell’illustratore e designer laertino, Vitantonio Fosco. La mostra vanta il patrocinio del Comune di Laterza, della consulta delle associazioni di Laterza, Touring Club italiano e dall’azienda laertina “Matera arredamenti”. Curata dal direttore dell’ufficio turistico, Nicola Zilio, e coordinata dalle officine culturali Arthemisia e la soc. coop. Chiave di Volta, la mostra sarà aperta ogni giorno, fino al 18 Ottobre, dalle ore 16:00 alle 18:00. Un accostamento perfetto di opere adagiate sulla storia del Palazzo, quelle inscenate ieri, da stampe che sembravano parlare. Emozioni racchiuse in occhi adagiati su corpi e visi dalla sfumatura picassiana e futuristica. Colori perfettamente armonici e linee di contrasto. Linee nette, ma sinuose, linee che sembrava volessero tracciare l’invalicabile confine tra realtà e idealità, confine che solo l’arte può percorrere. Una geometria esistenziale che racchiude un’esplosione di colori armonici. L’arte che guarda il mondo e lo fa con gli occhi chiusi dell’artista. Occhi mai invadenti, ma sempre spettatori sognanti di una realtà conchiusa nell’autopoiesi. L’autopoiesi che nel mondo trova la sua tela da tessere. L’arte di Vitantonio Fosco è lo specchio di una contemporaneità sognante, ma realistica. Scenari postmoderni e sentimenti adagiati su volti che non guardano. Tele che hanno incantato i visitatori. Occhi chiusi e tante emozioni, tanti gli sguardi su una raccolta di arte contemporanea. Le emozioni ad occhi chiusi sono quelle che racconta il designer Fosco. “Ad occhi chiusi si guarda il mondo. Il mondo di chi riesce ad esibirsi attraverso l’arte. Ho capito di voler disegnare quando alla tenera età di quattro anni mi chiesero cosa volessi fare da grande. Io spiegai che volevo fare il pediatra, e lo spiegai disegnandolo.” Una rassegna culturale che si apre al futuro e all’innovazione non dimenticando il passato. Opere  Delle opere dalla genialità intrinseca, che raccontano una storia, un vissuto. Delle opere che gettano uno sguardo sul fruitore pur non guardandolo, perché, come insegnano gli artisti, si guarda con il cuore.