UN SINDACO FORSE, AVREBBE PIÙ PUDORE E... UNA PARVENZA DI TRASPARENZA L’AVREBBE ASSICURATA. A GINOSA INVECE, IN OCCASIONE DELLA SCELTA DEGLI SCRUTATORI PER L’APPUNTAMENTO REFERENDARIO DEL 17 APRILE PROSSIMO, TUTTO È TORNATO NELLE MANI DEGLI EX COMPONENTI DEL CONSIGLIO COMUNALE CHE, ANCORA UNA VOLTA, HANNO POTUTO DECIDERE A PORTE CHIUSE CON IL SUPPORTO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO.Il metodo sa tanto, di vecchia politica clientelare e di impunita arroganza, tanto che, alle domande dei molti cittadini presenti nei pressi dell’Ufficio elettorale del Comune, le facce degli amministratori interessati, si sono incupite e le porte si sono chiuse con mandata. Eppure erano solo cittadini interessati e speranzosi di un sorteggio democratico oltreché di buon senso, che concedesse uno sguardo benevolo verso i meno abbienti ed i disoccupati. Ma la risposta dei componenti la Commissione Elettorale, a giochi fatti, è arrivata secca ed in politichese di bassa levatura: - “Abbiamo deciso all’unanimità”.Per chiarezza, signori della Commissione Elettorale, un metodo unanime significa tutto e non significa nulla, ma di certo non è sinonimo di garanzia, equità o trasparenza, anzi, spesso copre abusi e illeciti di alcune “congreghe”.Cosa costava evitare questa porcheria “decisa all’unanimità” che, oltre trasmettere la frustrante sensazione di palesi favoritismi verso amici di piazza, compagni o compagne di taluni ex amministratori, parenti vari, ecc., ha di fatto riportato indietro gli orologi a tempi della politica infame e lontana dai cittadini? Figurarsi quali saranno i prossimi nominativi, quando si apriranno le danze dei nuovi sorteggi in occasione delle elezioni amministrative per il Comune.Insomma, ben tornati al passato... questa è Ginosa. Quanto ancora?
Comunicato Stampa
Meetup Marina di Ginosa