Le mascherine e in generale i dispositivi di protezione individuale, i cosiddetti DPI, mascherine, guanti, visiera protettiva e in alcuni casi, speciali tute per il personale sanitario, saranno fondamentali a tutti i livelli nella fase 2, che si annuncia come un periodo di accorta e vigile convivenza con il virus, per evitare le conseguenze di una seconda ondata del Covid-19.
In quest’ottica di prevenzione e di contenimento del rischio del contagio, il titolare delle Officine Drago di Castellaneta ha riconvertito una propria linea di tappezzeria industriale alla produzione di dispositivi filtranti e ha donato 500 di queste mascherine filtranti alla Banca di Credito Cooperativo di Marina, di Ginosa, di cui è da anni uno dei più fedeli ed affezionati soci e clienti .
La BCC, che aveva già fornito il proprio personale di dispositivi di protezione individuale, ha tempestivamente deciso di donare le mascherine, in parte alla Casa Famiglia di Ginosa ed in parte all’associazione ANFFAS di Ginosa, che gestisce, in Contrada Madonna D’Attoli una struttura residenziale per persone con disabilità.
” Ringraziamo il signor Drago per il gesto di solidarietà di alto valore morale, dichiara il presidente della Banca di Credito Cooperativo, il dottor Giuseppe Ratti, anche in questo difficile periodo, Drago si rivela un imprenditore attento e duttile, pronto al cambiamento. Anche la banca, prosegue Ratti, in questo drammatico momento di emergenza sanitaria e sociale deve ancora di più diventare punto di riferimento per la nostra comunità e il nostro tessuto connettivo, oltre a riscoprire e potenziare la propria vocazione solidaristica al servizio delle famiglie, delle imprese e del Territorio”.
“La scelta di destinare le mascherine ricevute dal signor Drago, agli ospiti della Casa Famiglia e del centro ANFFAS di Ginosa, spiega il direttore generale dell’Istituto di credito, il dottor Antonio Gallitelli, si iscrive nell’antica e rinnovata tradizione di sensibilità sociale della nostra banca, che sposa l’attenzione all’intermediazione creditizia con una grande attenzione alla persona, specie verso coloro che vivono una particolare condizione di fragilità e che in questo momento vanno ancora più tutelati e non devono assolutamente essere lasciati soli. La fase 2 deve essere preparata anche e soprattutto come nuovo momento di solidarietà”.
M.P