Si è conclusa l’edizione numero diciassette del Raid della Magna Grecia, l’ormai classica manifestazione sportiva velica dell’arco Jonico appulo-lucano, realizzata dai circoli sportivi velici Basilicata Vela di Marina di Pisticci e Lega Navale Italiana Sezione Magna Grecia con basi nautiche a Castellaneta Marina e Ginosa Marina (presso il lido Camping Intenazionale) con la collaborazione del circolo Punta dell’Eughè di Metaponto e del club La Playa di Castellaneta Marina.
La manifestazione, partita con un leggero vento di brezza marina caratteristico delle passate giornate afose, è stata investita da un groppo di vento che ha messo a dura prova tutti gli equipaggi. Ma si sa, è proprio questo il sale del Raid, un’avventura da vivere giorno per giorno, trovando il modo per superare ogni difficoltà.
Il vento scatenatosi impetuoso ha infatti duramente impegnato le imbarcazioni di supporto ed altri natanti da diporto intervenuti, che hanno dovuto effettuare numerosi interventi a causa di scuffie e rotture seguite al fortunale.
Doveroso pertanto ringraziare la Capitaneria di Porto, che in costante contatto telefonico e radio con il Presidente della Lega Navale Com.te Rocco Petrera e con le associazioni di volontariato che si occupano di salvamento, con il prezioso aiuto della Gente di Mare accorsa sul posto ha coordinato le operazioni di soccorso agli equipaggi in difficoltà.
Un’esperienza indimenticabile, che nonostante le preoccupazioni dovute alle difficoltà del momento, rilancia l’idea di una originale formula di campeggio nautico e regate amatoriali che appaga soprattutto la voglia intima, anche al di là dell’agonismo sportivo, di sentirsi liberi di andare per mare come gli antichi navigatori, pur veleggiando con mezzi alla portata di tutti e con lo spirito del campeggiatore spartano e nomade.
L’apprezzamento nei confronti di questo modo di vivere il mare è dimostrato dal fatto che la manifestazione si ripete negli anni nonostante la grave crisi economica che certo non aiuta gli organizzatori in epoca ormai passata sostenuti dai contributi liberali degli imprenditori appassionati, oggi merce rara, e degli ormai dimenticati aiuti istituzionali. Numerosi gli equipaggi partecipanti, soprattutto nella categoria multiscafi, più veloci e performanti specialmente nei percorsi a lunga distanza, non tutti sono dunque riusciti a terminare la regata, ma tutti erano presenti alla premiazione finale contenti e soddisfatti per una tre giorni memorabile fatta di sole, mare, vento e questo fantastico gioco di imbrigliare il vento nelle vele; Tre giorni all’insegna di serate in compagnia a discutere delle avventure vissute, delle tattiche e strategie di regata utilizzate, ma anche di momenti di animazione culturale. Sport, turismo e cultura, questi dunque gli ingredienti del Raid della Magna Grecia ormai un evento classico ed irrinunciabile dell’offerta turistica appulo-lucana. Quest’anno in particolare si è discusso di Energia rinnovabile durante l’incontro svoltosi a Metaponto con il Presidente del neoistituito GAC (Gruppo di Azione Costiera) lucano dott. Nicola Mastromarino, nell’ambito del progetto “Future Wave Energy” promosso dal Centro di Educazione Ambientale della Lega Navale di Matera. Presso il Camping della Pro loco di Ginosa Marina alla presenza del presidente Rosario Sassi insieme al Presidente della Lega Navale Com.te Rocco Petrera sono stati premiati gli equipaggi vincitori ed è stata consegnata la targa di riconoscimento all’associazione dei sub Apulia Divers di Ginosa che ha messo a disposizione mezzi nautici e personale per soccorso a mare.
L’ambito trofeo Raid è stato conquistato dall’equipaggio regatante con i colori del circolo velico Basilicatavela di Marina di Pisticci composto dai giovanissimi ed agguerritissimi Lorenzo Ameli e Mattia Schipani regatante con un velocissimo catamarano classe Formula 18 seguito dall’hobie cat 16 arancione con a bordo l’equipaggio composto Marco Pagano e Marina Pagano, padre e figlia, che hanno avuto a loro volta la meglio, grazie al metodo dei tempi compensati, sul più veloce catamarano Formula 18 condotto dall’equipaggio composto da Giuseppe Maldarizzi ed Angelo Maldarizzi (padre e figlio)
Tra le derive si è invece ancora una volta imposto l’equipaggio composto da Gaetano Sodo in coppia fissa con Ada Romano della Lega Navale Italiana seguito dall’equipaggio composto da Giuseppe Arnese, suo figlio Steve e Fabrizio Goria entrambi regatanti su Tridente 16. Al terzo posto Pino Oriolo su laser portacolori del circolo della vela di Brindisi.
Ormai il Raid è un must della vela jonica e pertanto, seppur iniziativa ardua e complessa, da domani già si penserà all’edizione del 2018.